«Proprio il Comune - aveva spiegato l'imprenditrice a metà giugno - non ci consente di avviare l'attività. Ha fatto la gara d'appalto, che noi abbiamo vinto, ma non esegue quei lavori di manutenzione necessari per l'apertura al pubblico». Curatolo, adesso, ha inviato una lettera alla stampa locale in cui parla di «bufala» in relazione agli annunci del Comune di riaprire Villa Genna. Più correttamente, afferma, si dovrebbe dire: «Stiamo lavorando per rovinare qualche buon intenzionato che vorrebbe lavorare». Oppure, prosegue, «avrei dovuto essere io stessa a scrivere un cartello con la dicitura sto lavorando per restituirvi Villa Genna, ma il Comune me lo impedisce». La titolare della ditta che si è aggiudicata l'appalto sottolinea i suoi sforzi ed evidenzia di essere stata costretta a «sospendere il lavoro». Afferma di essere «stanca di girare come una trottolina a destra e a manca tra i vari uffici comunali per ottenere licenze, mettere a norma le anomalie che trovate all'interno della struttura, stanca di elemosinare il diritto al lavoro che mi viene negato perché l'indifferenza di taluni e la burocrazia non guardano in faccia a nessuno facendo sprofondare ogni situazione nel totale oblio». Il suo è un vero atto d'accusa. «Viste le condizioni in cui si trova Villa Genna - scrive - non potevano essere concessi in affidamento né i locali destinati alla caffetteria-bar/ristorante, né il resto del parco e in particolare: tutte le zone esterne presentano notevoli insidie, l'impianto elettrico che dovrebbe essere messo in sicurezza è stato eliminato, per cui il parco a parte i due viali principali, è totalmente al buio».
Ecco la sua lettere, inviata alla redazione di www.marsala.it
Egregio Sig. Direttore, Le scrivo per denunciare l'ultima bufala del Comune di Marsala e cioè Villa Genna. Tutta la pubblicità del genere “Stiamo lavorando per voi per restituirvi Villa Genna” altro non doveva essere che “Stiamo lavorando per rovinare qualche buon intenzionato che vorrebbe lavorare” oppure avrei dovuto essere io stessa a scrivere un cartello con la dicitura “sto lavorando per restituirvi Villa Genna ma il Comune me lo impedisce”. Sono la Sig.ra Curatolo, aggiudicataria circa un anno fa della gara di appalto per l'affidamento in gestione delle attività di bar/ristorante del complesso di Villa Genna ma, nonostante i miei sforzi (oltre che fisici, soprattutto economici) sono stata costretta dagli eventi a riconsegnare le chiavi della struttura all'A.C. e sospendere il lavoro perchè impossibilitata a svolgere l'attività. Sono stanca, stanca di girare come una trottolina a destra e a manca tra i vari uffici comunali, presente ogni giorno quasi più dei dipendenti comunali stessi per ottenere licenze, mettere a norma le anomalie che ho trovato all'interno della struttura, per essere messa nelle condizioni di lavorare, sono stanca di elemosinare questo diritto al lavoro che mi viene negato perchè l'indifferenza di taluni e la burocrazia in genere non guardano in faccia a nessuno facendo sprofondare ogni situazione nel totale oblio.
Viste le condizioni in cui si trova Villa Genna non potevano essere concessi in affidamento né i locali destinati alla caffetteria-bar/ristorante, né il resto del parco e i particolare: tutte le zone esterne (parco intero e orto botanico) presentano, cosa gravissima, notevoli insidie per l'incolumità pubblica, oltretutto l'impianto elettrico del parco che dovrebbe essere messo in sicurezza proprio perchè vecchio, obsoleto e pericoloso, è stato semplicemente eliminato per cui tutto il parco (ben circa sette ettari) a parte i due soli viali principali, è totalmente al buio, ciò rende difficile la custodia, impedisce il flusso di persone e non mi permette di organizzare serate di intrattenimento che possano fare da traino e richiamo per la clientela. Anche all'interno delle strutture gli impianti elettrici, ormai vecchi, abbisognano di revisione e manutenzione così spesso la corrente elettrica va via, nel gruppo elettrogeno non funziona l'automatismo per cui si rimane spesso al buio. Recentemente, fra l'altro, a seguito della frequenza di questi episodi che mi hanno gravemente danneggiato, ho segnalato con urgenza la cosa al Comune tramite telegramma inviato giovedì mattina, sette Luglio u.s. ma a tutt'oggi attendo risposta, o meglio, l'intervento in cui speravo.
Il laghetto all'ingresso lato mare è ridotto nella superficie ad una melma scura e maleodorante che produce zanzare e insetti fastidiosi che allontanano sempre più le persone. Questi esposti sono solo alcuni problemi che hanno fatto si che una folle sognatrice, che credeva in questa struttura, si è trovata a fare i conti con una ben diversa e triste realtà. Mi auguro che questo patrimonio della città di Marsala non venga abbandonato, è un augurio che faccio non solo per i miei interessi personali, ma per la cittadinanza tutta perchè Villa Genna appartiene alla gente, è un posto che molti ci invidiano e noi non possiamo usare come potremmo o come vorremmo.
La aggiornerò sui risvolti e La ringrazio per l'attenzione.
Cordialmente
Anna Maria Curatolo