Nel 2010 il Prodotto interno lordo è aumentato dell'1,3 per cento nel Paese mentre nell'Isola, complice il ristagno dei consumi e degli investimenti, è diminuito dello 0,3 per cento. Secondo gli economisti però potrebbe andare meglio quest’anno.
OCCUPAZIONE - «I livelli di occupazione nella regione sono fermi più o meno a quelli del 2010», commenta il presidente della Fondazione, Pietro Busetta, «un dato assolutamente sconfortante con circa un milione e mezzo di occupati». Nel 2010, secondo dati Istat, il tasso di disoccupazione è stato del 14,7 per cento contro l'8,4 per cento nazionale. Il tasso di occupazione registra nella regione un valore inferiore di quasi quindici punti percentuali rispetto alla media nazionale (56,9 per cento). La disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni) nel 2010 è stata del 41,3 per cento, a fronte di una media nazionale del 27,8 per cento.
TURISMO - Altra voce presa in considerazione nel Report, il turismo, «un dato ancora sottostimato, specie se consideriamo che la sola Ischia con una superficie di 42 chilometri quadrati, cioè la metà di Pantelleria, fa circa 7 milioni di presenze contro i 14 milioni di tutta la nostra Isola», spiegano dalla Fondazione Curella. In questo quadro, i consumi delle famiglie tendono a essere «cauti». Una tendenza, commenta il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, «che si è imposta a partire dal 2007», per questo «si deve invertire la tendenza puntando sugli investimenti», inoltre, «non si può più rinviare entro i prossimi due anni il dimezzamento dei costi della politica e della pubblica amministrazione». Secondo Busetta una risposta alla crisi può decisamente venire «dagli investimenti dei privati».