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15/07/2011 07:55:44

Mozione di sfiducia per il Ministro Romano

Il capogruppo alla Camera del Pd Dario Franceschini ha detto che anche il Partito democratico è pronto a firmare la sfiducia individuale.

"Senza voler anticipare l'esito del giudizio penale che sarà celebrato nei confronti del Ministro Romano, appare tuttavia necessario che l'Italia e le sue Istituzioni siano salvaguardate nel loro prestigio e nella loro dignità", dice la mozione di Fli.

"Ragioni di opportunità e di precauzione dovrebbero indurre il Governo ad evitare che un imputato di così gravi delitti, espressivi di una collusione tra politica e sodalizi criminosi, in attesa di dimostrare la sua innocenza, possa continuare ad esercitare le proprie funzioni di Governo peraltro in un ruolo così rappresentativo. Impegniamo il Governo a ritenere incompatibile la permanenza del Ministro Saverio Romano nell'esecutivo".

Anche l'Italia dei Valori ha presentato oggi la sua mozione, con la quale "impegna il Governo nel rigoroso rispetto delle procedure giuridiche ed amministrative in tema di revoca e conferimento di incarichi, ferme restando le prerogative del Capo dello Stato, ad avviare immediatamente le procedure di revoca dell'incarico di Ministro all'onorevole Saverio Romano".

"La compagine governativa è stata recentemente colpita da numerose dimissioni, conseguenti ad una stagione di fatti apparsi espressivi di collusione tra politica e sodalizi criminosi, di rapporti apparsi malsani tra politica ed interessi economici, concretizzatasi nella sensazione di una personalizzazione del potere, di titolari delle istituzioni pronti più ad un uso personale e distorto delle loro prerogative che a servire il Paese", si legge nella mozione dell'Idv.

Romano, che a marzo ha sostituito Giancarlo Galan al ministero delle Politiche Agricole, è coinvolto in un'indagine che prende il via dalle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella, che aveva parlato di lui come persona "a disposizione" e votata dai boss di Villabate, Nicola e Nino Mandalà.

Nell'ambito di questa inchiesta, a novembre 2010 i pm palermitani avevano chiesto l'archiviazione per Romano per mancanza di riscontri sufficienti.

Venerdì scorso, invece, il gip ha respinto la richiesta di archiviazione e chiesto l'imputazione coatta nei confronti di Romano, che è coinvolto assieme ad altri politici anche in un'altra inchiesta, quella sul tesoro accumulato illecitamente dall'ex- sindaco palermitano Vito Ciancimino, condannato per mafia e morto nel 2002.

Per questa vicenda, il ministro dell'Agricoltura è iscritto nel registro degli indagati della Dda di Palermo dal 2009 per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici dell'Udc Totò Cuffaro e Salvatore Cintola e del Pdl Carlo Vizzini.