Il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Marsala, Petralia, che coordina le indagini ha disposto dunque l’esame autoptico. Per i funerali la famiglia e i parenti dovranno attendere tra domani e mercoledì. I carabinieri sono sulle tracce del pirata della strada che ha ucciso Montalbano. Da una prima ispezione cadaverica del medico legale è emerso che la morte dell’uomo è avvenuta soprattutto per il violento impatto delle lamiere. Si tratta di un particolare importante. Molte voci correvano ieri a Mazara del Vallo sull’effettiva causa del decesso di Montalbano. Qualcuno addirittura ipotizzava un colpo di pistola, in riferiemnto ad un chiazza sul muro nel luogo dove Montalbano è stato investito. Ma in realtà si tratta di una macchia dovuta all’impatto con cui la testa di Montalbano ha sbattuto sul muro, dopo lo schianto con l’auto.
Come ha raccontato con puntualità Francesco Mezzapelle sulle pagine de La Sicilia, erano passate le ore 2 della nottata fra venerdì e sabato, quando Claudio Montalbano, 44 anni compiuti proprio il giorno della sua morte, camminava in via Bambino per far ritorno nella sua abitazione in affitto presso piazza S. Veneranda; l'uomo è stato investito da un'auto che dalla piazza San Francesco si è immessa in via Bambino, una strada stretta quanto la larghezza di un auto di media cilindrata. L'auto lo ha schiacciandolo fra le lamiere ed il muro in tufo che costeggia la viuzza. Chi conduceva l'auto è fuggito facendo perdere le proprie tracce.
I carabinieri conducono le indagini volte a rintracciare il conducente sul quale pende l'accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso. Appena avvenuto l'incidente, svegliati dal fragore dell'auto e dalle grida dell'uomo, alcuni residenti hanno chiamato il 118. L'autoambulanza lo ha trasportato agonizzante all'A. Ajello, una corsa contro il tempo. Arrivato al Pronto Soccorso alle ore 2,50, dopo disperati tentativi di rianimazione, Claudio Montalbano, a causa dei diversi traumi e di un'emorragia interna è spirato alle ore 3,20. Il riconoscimento della vittima è toccato alla compagna dell'uomo che da alcuni anni era divorziato che adesso vive in Calabria insieme ai due figli che hanno circa 14 ed 11 anni.
Montalbano era molto noto fra i pescatori mazaresi era conosciuto con un soprannome, vezzo tipico nell'ambiente della pesca mazarese, come «Pino Vicaria».