Il problema è che mentre a Trapani il Pid sembra tutto sommato funzionare, a Marsala la barca è colata a picco in poco tempo. A Trapani il Pid addirittura prepara un suo candidato sindaco, Stefano Nola, e ha un referente importante nella senatrice Maria Pia Castiglione, che ha preso il posto di Cuffaro dopo il suo arresto a Palazzo Madama.
A Marsala invece tutti i consiglieri comunali hanno abbandonato il Pid. Le liti tra il gruppo di Giammarinaro, quello di Pino Ferrantelli e gli altri sono state quasi all'ordine del giorno, e l'ex consulente del Sindaco Michele Crimi, nominato a sorpresa coordinatore, ha mollato dopo poco tempo. Il Pid, tra l'altro, a Marsala, era nato più per reazione isterica all'ingresso di Giulia Adamo nell'Udc che per un chiaro progetto politico. Quando Giulia Adamo è diventata coordinatrice provinciale dell'Udc, è successo un finimondo. Massimo Grillo ha trovato rifugio da Fini. I nomi storici dell'Udc locale, invece, hanno trovato conforto nel Pid.
All'inizio, tutti sembravano voler aderire al Pid, poi sono cominciati i distinguo. Il primo a chiamarsi fuori è stato quello che era il coordinatore comunale dell'Udc, e che sembrava destinato ad un ruolo di primo piano del Pid.
Poi a poco a poco sono andati via tutti gli altri.
Dopo la scelta del consigliere Manlio Mauro, che alcuni giorni fa si è collocato tra gli indipendenti, adesso hanno deciso di abbandonare il Pid anche i consigli comunali Michele Gandolfo ed Erino Monteleone.
In una nota congiunta i due hanno annunciato la costituzione di un nuovo gruppo consiliare «indipendente», di cui il secondo sarà a capo.
«Crediamo - scrivono Gandolfo e Monteleone commentando la loro scelta politica - che la nostra esperienza politica nei "Popolari per l'Italia di Domani" sia ormai conclusa perché ad essa non si è associata una consistente ed operativa crescita socio-politica. Non condividendo, dunque, il percorso politico intrapreso dal Pid non possiamo fare altro che prendere le distanze da una visione miope della politica».
Per questo ancora i due consiglieri hanno avvertito la «necessità di dar vita ad un nuovo percorso assolutamente autonomo senza nessuna polemica nei confronti di chi esercita il potere centrale ma solo per il crescente bisogno di sicurezza e di nuove forme di partecipazione politico-amministrativa». Gandolfo e Monteleone affermano, comunque, di voler continuare a fornire il loro «ragionevole sostegno» all'amministrazione Carini.
Eppure su www.marsala.it, lo scorso Gennaio, il Pid, per bocca di Pino Ferrantelli, annunciava a Marsala già più di 1000 tessere.
Oggi Romano parteciperà alle 18 all'inaugurazione della nuova sede del suo partito a Trapani in Piazza XXI Aprile. Con lui ci dovrebbe essere il coordinatore regionale del Pid Nino Dina. Ad accoglierli ci sarà la senatrice Maria Pia Castiglione che ha intanto confermato la stretta alleanza con il Pdl con una sua dichiarazione per l'elezione del Ministro della Giustizia Angelino Alfano a segretario nazionale dei berlusconiani: «A noi cattolici democratici la sua elezione riempie il cuore di speranza in un futuro in linea con le nostre tradizioni. Siamo sicuri che il Ministro Alfano saprà indicare la rotta a tutti i Popolari Italiani che si riconoscono negli ideali di Don Luigi Sturzo. I cattolici liberali ed i cattolici democratici possono trovare una strada comune che, sono certa, ci condurrà ad essere forza propulsiva nella nuova Patria Europea»
Ma è proprio il caso Dina a tenere banco in queste ore, perchè il deputato regionale si è dimesso da coordinatore regionale del Pid. "Credo che la dialettica dentro un partito sia indispensabile anche per la costruzione di una piattaforma politica e valoriale in cui tutti si possano riconoscere". Lo afferma Pippo Gianni, coordinatore vicario nazionale dei Popolari di Italia domani. "Ho appreso dalla stampa delle dimissioni dell'onorevole Nino Dina da segretario siciliano dei Popolari di Italia domani, ma apprezzo la sua decisione di non lasciare il partito - sottolinea - Per questa ragione invito l'amico Dina, di cui nutro profonda stima, a ritirare le dimissioni ed a continuare a lavorare con me per la costruzione del partito, sapendo che Saverio Romano non e' soltanto un ministro capace, come sta dimostrando nella sua attivita' di governo, ma anche l'amico con il quale vogliamo costruire un futuro migliore per la Sicilia". "Confermo con forza l'intenzione di lavorare con tutti gli amici da Romano a Dina, da Maira ad Antinoro per la vera alternativa allo stato di degrado politico, amministrativo ed economico in cui versa la Sicilia'', ha concluso.