«Ho apprezzato l’ampia disamina delle cose fare ed il riferimento in termini molto precisi alla centralità del partito, alla necessità di regole e sanzioni all’interno del partito, alla apertura sui territori ed ai giovani. Alfano – commenta d’Alì – bene ha fatto a contestare le liste civiche e le liste scissioniste del PdL, ironizzando e definendole liste Coca Cola, ed quindi sottolinaeto l’aspetto ed il valore dell’appartenenza al partito. Ha lanciato un messaggio chiaro: chi esce dal PdL non può più rientrarvi».
«Quello che più mi ha gratificato – continua d’Alì – è stato il costante riferimento all’azione politica legata al territorio ed alle esigenze di sviluppo dei singoli territori; cosa che in questi anni è stato mio personale obiettivo. Mi riconosco perfettamente nella relazione dell’on. Alfano anche quando indica la distanza tra il nostro partito e gli avversari ed indica nei moderati la base elettorale cui dovremo chiedere il voto con orgoglio vincendo i pregiudizi alimentati dalla sinistra, consapevoli delle nostre ragioni e del grande valore della libertà che è alla base del nostrto essere partito di riferimento popolare».
«Ho visto con soddisfazione al gran completo la delegazione trapanese con tutti i suoi rappresentanti di partito e delle istituzioni – conclude d’Alì –. Presenti, oltre me, il coordinatore provinciale, on. Nicola Cristaldi, i rappresentanti dei consiglieri provinciali, Piero Russo e Antonella Pollina, il sindaco di Trapani, il coordinatore di Trapani, Vito Santoro. Ciò, ancora una volta, suggella la vicinanza della città di Trapani al partito del Popolo della Libertà, al presidente Silvio Berlusconi, ed oggi al neo segretario politico nazionale, on Angelino Alfano».