Salemi. Sul nuovo Ospedale scontro di opinioni tra Sgarbi e le forze politiche

Ma oggi dico che questa nuova struttura sanitaria rappresenta un modello migliore di prima. Certo non sarà facile agli utenti districarsi nella selva di nuove sigle e acronimi. Da oggi, ad esempio, non si dirà più Ospedale, ma PTA (Presidio Territoriale Ambulatoriale). All’interno del quale opererà il PPI (punto di pronto intervento) dove saranno trattati i pazienti classificati con codice bianco e verde. A quelli preesistenti verranno fra breve attivati due nuovi ambulatori di gestione integrata di cardiologia e diabetologia, che dovrebbero rappresentare l’orgoglio della nuova riorganizzazione sanitaria. Sempre a breve termine è prevista l’implementazione dei posti letto della Lunga Degenza. Tale servizio, allocato attualmente presso il reparto di Medicina con la presenza di n°6 posti letto, in contiguità con il predetto reparto, vedrà l’implementazione di altri n° 6 posti letto, per raggiungere il totale di n°12 posti letto, così come previsto dal Decreto Assessoriale. Infine entro il prossimo dicembre, sarà attivata al 4° piano la RSA (Residenza Sanitaria Assistita) con n° 20 posti . Ma all’inaugurazione non era presente Vittorio Sgarbi né un suo delegato ufficiale a sottolineare la netta opposizione al provvedimento. "Non ho preso parte, volutamente, all’inaugurazione del Pte di Salemi”, ha fatto sapere con un comunicato. “C’è poco da festeggiare. Registro, quotidianamente, - dice il sindaco - le lagnanze di numerosi salemitani sull’inadeguatezza della nuova struttura alle loro aspettative. Ricevo numerose proteste su presunti disservizi e disagi vari. Ne è l’esempio il Pte (Presidio territoriale di emergenza) che ha sostituito il Pronto Soccorso: il nuovo modello di assistenza, infatti, non sarebbe in grado di fronteggiare casi complessi o di una certa gravità per mancanza di infrastrutture medico-diagnostiche”. E promette di impegnarsi a difesa dell’assistenza sanitaria dei cittadini salemitani, a incontrare quanto prima l’assessore Russo e il direttore dell’Asp 9 De Nicola per valutare come intervenire nel rispetto delle richieste degli utenti. Verrebbe da chiedersi dove è stato tutto questo tempo, dal momento che era già noto da tanto tempo il destino assegnato all’Ospedale salemitano. Di questo parere non è invece il PD cittadino. Contestando la presa di posizione di Sgarbi sostenendo che “Oggi la struttura sanitaria di Salemi rappresenta l’integrazione ottimale Ospedale-Territorio al quale il cittadino-utente può affidarsi per il suo fabbisogno di salute e l’esempio virtuoso di una politica sanitaria che mira a salvaguardare gli Ospedali dei piccoli centri utilizzandoli al massimo senza perdita di posti di lavoro”. E poi la staffilata finale. “ Se solo non fosse stato assente a Salemi oggi, come peraltro ormai avviene da mesi, Sgarbi avrebbe quantomeno saputo che ad essere inaugurato non è stato il PTE, ma bensì il PTA (Punto Territoriale di Assistenza) con annesso PPI (Punto di Primo Intervento), strutture ospitate dentro il Presidio Ospedaliero di Salemi che rispondono alla necessità di costituire dei punti di filtro alternativi all’ospedale per i casi urgenti e non, gestibili dal territorio. La presenza di Sgarbi sarebbe stata utile alla Città di Salemi non per “festeggiare”, ma se non altro per conoscere qual è l’Ospedale che “vuole il Sindaco”. Ma a contestare il nuovo assetto della struttura sanitaria c’è pure Rifondazione Comunista che in un comunicato sostiene che “la presunta riforma del governo regionale ha il solo scopo di adeguarsi alla linea del governo nazionale dei tagli indiscriminati, La verità è che a Salemi da oggi sarà davvero drammatico sentirsi male si contrabbanda con le sigle una triste situazione. Non solo sarà sempre più difficile trovare un ricovero per acuti, ma non sarà più nemmeno possibile avere un assistenza d’emergenza durante le ventiquattro ore, Sgarbi dove è stato fino ad oggi?”.

Franco Lo Re