L’Assemblea non ha approvato il bilancio, che riporta una perdita d’esercizio di oltre 14 milioni di euro, ma che ha ricevuto dalla Società di Revisione (BDO) e dal Collegio Sindacale, presenti in Assemblea, la conformità dello stesso bilancio alle norme che disciplinano i criteri di redazione, di chiarezza delle relazioni e di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società.
Ha votato favorevolmente solo il Comune di Mazara del Vallo, rappresentato dal vice sindaco, astenuti i Comuni di Salemi e Partanna. Hanno votato contrario i sindaci di Castelvetrano, Santa Ninfa e Salaparuta, e i Comuni di Petrosino e Gibellina. Assenti il Comune di Campobello di Mazara, Vita e la Provincia regionale di Trapani, mentre ha lasciato l’aula prima della votazione il vice sindaco del Comune di Poggioreale.
Le motivazioni a sostegno del voto contrario sono da ricondurre ad alcune discordanze tra debiti e crediti con i Comuni Soci, che verranno successivamente analizzate singolarmente in apposite conferenze di servizio, e la perdita di esercizio tanto rilevante da poter determinare il dissesto finanziario dei Comuni Soci, oltre che da una palese contestazione sulle modalità di erogazione dei servizi da parte della società per tutto il 2010.
Il liquidatore della Belice Ambiente SpA, Nicola Lisma, dichiara: “Prendo atto della votazione dei soci e porrò in essere tutte le azioni consequenziali previste dalla vigente normativa, compresa la comunicazione ai competenti uffici regionali della mancata approvazione del bilancio. Non vorrei che la bocciatura del bilancio della società possa avere refluenze negative sui Comuni con eventuale impossibilità dell’approvazione dei propri bilanci. Preciso inoltre, che la perdita registrata è dovuta principalmente all’incremento dei costi sostenuti a seguito dell’emergenza rifiuti avvenuta durante l’anno 2010 a causa della chiusura della discarica di Campobello di Mazara, e agli accantonamenti effettuati in maniera prudenziale su eventuali rischi derivanti dal mancato incasso di crediti contabilizzati in bilancio negli anni precedenti. Nella redazione del bilancio è stata presa in debita considerazione l’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Marsala in merito alle emissione delle bollette Tia “false” che ha notevolmente influito sulla perdita di bilancio”.