del commissariato di Mazara del Vallo. I due, padre e figlio di 55 e 33 anni, sono stati condannati in primo grado, rispettivamente, a 18 anni e 2 mesi e a 18 anni e 10 mesi di reclusione. Rosario e Vito Quinci sono ritenuti, dagli inquirenti, i vertici della presunta organizzazione dedita a un traffico internazionale di droga che si sarebbe snodato tra l’Italia, la Spagna e il Marocco con base in Sicilia. Secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine lo stupefacente, hashish e cocaina, veniva importato via mare o via terra e rivenduto ad altri gruppi locali per essere smerciati sul territorio regionale o nazionale oppure immesso direttamente sul mercato locale tramite una rete di pusher. Dodici le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nel 2008 dal gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta dei sostituti procuratori della direzione distrettuale antimafia, Roberto Piscitello e Pierangelo Padova. I reati contestati vanno dal 2004 e al 2005.