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21/06/2011 07:00:17

Il caso Salemi fa litigare l'Udc. "Turano alleato incondizionato di Giammarinaro"

Se il coordinamento provinciale del partito di Casini, ponendo una particolare attenzione alla “questione Salemi”, aveva tenuto a ribadire, a scanso di equivoci, che occorre “abbandonare gli schemi e le dinamiche di una vecchia politica, in quanto il nuovo ‘U.D.C. per la Nazione’ si muove in discontinuità con il passato e intende testimoniare con i fatti e nel tempo di rompere definitivamente ed in modo netto i contatti con il PID e con la politica di Pino Giammarinaro”. Con un lungo comunicato stampa il capogruppo dell’Udc Antonino Ardagna, affiancato dal cosigliere comunale Vito Lo Castro, si è fatto sentire nella giornata di domenica precisando che la scelta del partito salemitano “di continuare a lavorare all' interno del partito Udc non è cosa recente, e soprattutto non avviene, come si vorrebbe far credere, dopo i provvedimenti che hanno interessato Giammarinaro, che a Salemi ha un notevole peso politico. Con lui abbiamo spesso lavorato al suo fianco, senza esserne mai condizionati, in un rapporto di assoluta chiarezza, senza zone d’ombra”. Ricordando che “per amore di verità e non di polemica, i rapporti politici con Giammarinaro ( vista e considerata la sua forza elettorale ) sono stati più o meno tenuti da tutti i politici del trapanese. Come, ad esempio, il sostegno, ricercato ed ottenuto, che l’on.le Giulia Adamo ha avuto da Giammarinaro nelle elezioni a presidente della Provincia del 2003, e come ancora il fatto che, nelle ultime elezioni provinciali del 2008, l’on.le Turano è stato sostenuto da Giammarinaro e dai suoi amici in modo assolutamente palese e totale.” Per non parlare dei giorni attuali che vede “lo stesso Turano, su Salemi, in consiglio comunale, avvalersi della collaborazione di alcuni consiglieri ex area Giammarinaro”. Per non parlare delle sue continue dichiarazioni di questi ultimi giorni che “confermano che Turano, appoggiando il Sindaco Sgarbi, rimane alleato incondizionato anche di Giammarinaro” . Un documento, come si vede, niente affatto tenero e che con un crescendo viene concluso con una criptica allusione quando si accenna a “ tutti quei fatti citati che avrebbero visto il presidente della provincia personalmente coinvolto, qualche anno fa, con viaggi, tra la Tunisia e l’Italia.”.
Franco Lo Re