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11/06/2011 08:02:10

Il ritorno delle Mongolfiere a Salemi

Per Vita il riferimento è al fallimento dei festeggiamenti del patrono a causa di insanabili diverbi all’interno del comitato organizzatore. Per Salemi invece bisogna andare indietro nel tempo. Ad una domenica di cento anni fa, quando per la rituale fiera annuale, alcune migliaia dei suoi quindicimila abitanti si riversarono nell’allora piazza Umberto (oggi Libertà) per assistere al lancio di un “avveniristico” e strano oggetto, che con un termine semisconosciuto veniva chiamato pallone aereostatico. Attesero qualche ora ai preparativi sgranocchiando calia e simenza mista a alla tradizionale diffidenza per tutto quanto veniva proposto come una novità. La delusione fu pari se non maggiore allo scetticismo covato in silenzio. Il pallone infatti non riuscì a superare l’altezza di alcune diecine di metri, essendo rimasto malinconicamente e tristemente impigliato nella torre campanaria dell’antistante chiesa di San Francesco. La delusione in ogni caso fu cocente per i modernisti organizzatori. Oggi, a distanza di un secolo, ci celebrerà la rievocazione della mancata "impresa": A partire dalle 19.30 in piazza Libertà, sperando, ovviamente, che non si ripeta la beffa . Questa volta, forse per scaramanzia, non ci sarà un solo pallone, ma più mongolfiere che si alzeranno in volo attorno alla città. L’iniziativa è stata finanziata dal Comune di Salemi con il supporto logistico del gruppo archeologico "Xaipe", il Comitato di Sant’Antonino e la Chiesa Madre. in occasione della festa di Sant'Antonino. La manifestazione è intitolata appunto “Ritorno delle Mongolfiere a Salemi”. Il programma prevede: un annullo filatelico speciale di Poste Italiane, la vendita di una bottiglia di vino commemorativa del centenario in serie limitata, il volo di Mongolfiere libero e ancorato, volo di palloncini, distribuzione di caramelle da parte dei giardinieri, maschera tipica di Salemi un funzione religiosa per i festeggiamenti di Sant'Antonino in piazza Libertà e per finire giochi pirotecnici.
Franco Lo Re