Ha convinto il posato Enzo Martinico, consigliere comunale d’opposizione a passare con lui. Addirittura Martinico si è detto "entusiasta" dell'appoggio a Carini.
E ha nominato suo fratello, il pacioso Ciccio, assessore, niente di meno che al Bilancio e – udite udite – alle attività culturali….
Martinico ha lasciato l’Udc per passare a Forza del Sud. Suo fratello si è comprato una cravatta arancione e si è presentato in Giunta.
Non c’è che dire. Le famiglie vengono prima dei partiti, questo si sapeva. Ma il messaggio di Carini è chiaro: da questo momento in vista delle elezioni le trattative si fanno personalizzate, tagliate su misura. Altro che partiti.
L’avete presente il gioco del pacco su Rai Uno? E’ la stessa cosa. Carini cerca il pacco buono tra i pochi che ne sono rimasti in giro, e per aumentare la suspense tutto procede pacco dopo pacco.
Il primo pacco, appunto, è stato Martinico.
Gli altri seguiranno.
Renzo Carini passa al contrattacco dopo che i vertici locali del Pdl lo hanno fatto fuori. Lui si sta costruendo una coalizione su misura per rompere le uova del paniere a D’Alì, Cristaldi e ai loro referenti locali. “Mi facciano pure fuori – ha detto ai suoi più stretti collaboratori. Io sono pronto alla battaglia”. La battaglia prevede che Carini si ricandidi, appunto, con il sostegno di Forza del Sud di Miccichè, di Noi Sud di Guglielmo Anastasi, del Pid (prima che non si sgretoli) , di Fratelli d’Italia di Rubbino, e magari di una sua lista civica di persone di buona volontà che in questi anni sono state beneficiate della sua attenzione e che devono ricambiare.
E pazienza se qualcuno può arricciare il naso rispetto alla riesumazione di vecchi cadaveri politici o di persone dalla dubbia moralità. Competition is competition. E Carini va avanti, a modo suo.
Anche perché il Pdl a Marsala è bloccato. La nomina di Alfano a segretario nazionale del partito meno democratico che c’è in Europa (dove il capo assoluto, Berlusconi, decide tutto e il contrario di tutto) rimette in discussione tutto, anche le leadership locali, segnando un punto a favore di Carini, che con Alfano ha un canale privilegiato, tanto da poter affermare, sprezzante: “Il Pdl a Marsala sono io”. Carini ha in tasca la candidatura, o quanto meno una poltrona sicura al Senato o alla Camera. Può dormire sonni tranquilli.
Chi non dorme tranquillo è invece il Pid, o quel che ne resta. L’operazione di polizia che ha portato alla confisca di beni per 35 milioni di euro a Giammarinaro (che sostiene – chissà qualcuno lo dimentichi – la Giunta Carini) sta provocando uno tsunami. L’impressione è che il partito non resterà a lungo in vita. E chi glielo dice a Michele Crimi. E passato dal lautamente pagato progetto Paperino al partito dei Paperini.
Il primo a mollare è stato Manlio Mauro: “Il Pid ha fatto svanire il mio entusiasmo e la voglia di partecipare ad un percorso che doveva essere di rinnovamento e pragmatismo, unitamente ai valori cristiani. La mia credibilità politica è stata vagliata nel 2007 senza incoronazioni divine». Approdato in Consiglio con Forza Italia, afferma che la politica «non è fatta di contenuti ma da troppi personaggi e personalismi che sono all' antipodo della politica e da spot elettorali che variano in base alle circostanze ed agli uomini per puro interesse politico temporale». Sulla decisione di Mauro la sen. Maria Pia Castiglione esprime «amarezza», rintuzzando le affermazioni relative a «spot, false promesse e personalismi».
Il Pid di Marsala ha ormai un solo assessore, l’impalpabile Ignazio Chianetta. C’è anche Pino Pinna, è vero, ma è stato scaricato da Castiglione.
Acque agitate anche nell’Udc. Gli “adamitici” non hanno gradito lo strappo di Martinico. Con Giulia Adamo adesso sono rimasti in due, Antonio Provenzano e Davide Parrinello«Non è affatto una novità – dichiara Provenzano - che nelle ultime settimane ci siano state non poche pressioni che hanno visto come protagonista il collega Martinico che comunque il partito ha da sempre valorizzato e gratificato. Ci auguriamo che con tale scelta possa realmente tornare a fare politica».
Dall'opposizione gongolano. Il clima sembra cambiato in Italia, una riscossa pare possibile anche a Marsala. Anna Maria Angileri, segretario marsalese del Pd, approfitta dell'imbarazzo nel centrodestra per lanciare una stoccata a Carini:
" La nomina del nuovo Assessore della Giunta Carini è la chiara dimostrazione di un corto circuito autoreferenziale tra Amministrazione e Consiglio Comunale di Marsala.
Tale nomina, dopo diversi mesi di vacatio in settori nevralgici per il funzionamento dell’Ente, è caratterizzata dal perseguimento di una mera quanto fatua sopravvivenza tramite la ricerca di voti in consiglio più che da scelte tese a perseguire l’efficienza e la produttività della macchina amministrativa.
La debolezza del primo cittadino appare sempre più evidente visto che le scelte degli assessori si dimostrano dettate, più che dai partiti di una fragile coalizione, da Consiglieri che lo tengono costantemente sotto scacco.
Ovviamente a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini, le cui aspettative di rilancio della città appaiono costantemente frustrate.
L’inefficienza, la debolezza e la rissosità della coalizione unite ad i frequenti rimpasti effettuati nel corso di questi quattro anni di governo hanno, infatti, paralizzato l’azione amministrativa di una città che avrebbe bisogno di risposte immediate in tutti i settori".
A quanto sollevato da Angileri il Sindaco replica con una nota:
La maggioranza che sostiene la mia azione amministrativa e di governo della Città si è rafforzata. Se ne faccia una ragione Anna Maria Angileri e pensi invece a svolgere bene il suo ruolo alla Provincia di Trapani.
Francesco Martinico, indicato da “Forza del Sud”, colma un vuoto nella compagine assessoriale; tocca a lui, adesso, portare avanti le deleghe assegnate. Queste - consigliere Angileri - hanno finora avuto la giusta attenzione da parte del sottoscritto, senza alcun pregiudizio per l’efficienza e la produttività amministrativa: e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il sottoscritto non è sotto scacco di nessuno, e Lei questo dovrebbe saperlo. Né debolezza, né sopravvivenza dunque; ma solo risposte concrete alle istanze dei cittadini che - come Lei stessa ha avuto modo di constatare - si rivolgono a questo sindaco anche per quanto di competenza dell’Amministrazione provinciale: cito per tutte l’area di Colmata.
Quanto a rissosità della coalizione del centrodestra, rinvio al mittente tale accusa. Pensi Lei ad appianare la litigiosità all’interno del PD che - dopo la recente tornata elettorale - in Sicilia rischia l’estinzione.