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03/06/2011 15:53:09

''Il manifesto del Partito dei giovani", Giuseppe Civati a Marsala

 Accolto da un calorosissimo pubblico assiepato nell’atrio dell’ex Convento del Carmine, mercoledì sera, Pippo Civati ha presentato il suo libro dal titolo ''Il manifesto del Partito dei giovani', e le sue idee sul cambiamento, sulle potenzialità che possediamo, le aspirazioni che non liberiamo ancora del tutto, i bisogni che ci circondano. Laureato in filosofia nel 1998, dopo il dottorato di ricerca conseguito nel 2004 all'Università Statale di Milano, Civati ha iniziato a collabora alla ricerca presso la cattedra di Storia della Filosofia. Ha lavorato anche presso l'Istituto Studi del Rinascimento di Firenze e l'Universitat de Barcelona, in Spagna, occupandosi prevalentemente di filosofia del Rinascimento e di comprensione filosofica della globalizzazione e dell'identità dell'Occidente. Protagonista dell’incontro organizzato dalla libreria Mondadori, ha dialogato all’Ente Mostra di pittura con la professoressa, consigliere provinciale e segretario cittadino del PD, Anna Maria Angileri. In politica, Civati, è consigliere regionale della Lombardia del Partito Democratico di cui è componente della Direzione Nazionale. È stato coordinatore nazionale della mozione Marino, ha costituito il movimento interno ''Andiamo oltre'' ed è, insieme a Matteo Renzi, l'organizzatore dell'evento ''Prossima Fermata Italia'' che si è svolto a Firenze; evento meglio noto alle cronache come il ''raduno dei rottamatori''. Annamaria Angileri, era particolarmente soddisfatta di quest’appuntamento. “A Marsala converseremo della 'questione giovanile' – aveva detto poco prima dell’incontro, di società aperta, della necessità di assunzione di responsabilità da parte delle nuove generazioni”. Civati ha parlatod ella necessità di avere un centro sinistra meno legato ai sistemi di potere di Roma, della necessità di una politica progressista che rappresenti un’energia vincente, che ritrovi il senso della sfida e della scommessa. “L’individualismo che dilaga – ha detto – dovrebbe trasformarsi nel corso del tempo nel riconoscimento che c’è bisogno anche degli altri, del prossimo, sfociando in un atteggiamento più solidale. Nella società della conoscenza e della rete è difficile immaginare che ognuno sia separato dagli altri, la parola condividere indica non a caso questa comunione, e la politica della condivisione è uno dei miei pallini. Il centro sinistra deve riuscire a costruire un progetto di governo, dando soprattutto ai giovani le risposte tanto attese”.