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30/05/2011 04:16:24

Giulia Adamo:“Una volta entrando in un bar mi accorsi che c’era Giammarinaro. Scappai”

Da sempre avversari.  

Qualcuno dice che lei ha avuto rapporti politici con Giammarinaro.

Una cosa dell’altro mondo. Querelo chi lo sostiene.

Vi siete sempre fatti la guerra.

Bisogna essere mascalzoni per dire che io ho avuto rapporti con Giammarinaro.

Lo conosce?
No.

Lo ha mai incontrato?

Io non l’ho mai voluto incontrare.
Mai mai?
Una volta in un bar di Salemi.
Quando?
Nella mia campagna elettorale del 2008. Entrai in un bar di Salemi pieno di gente, ne salutai un sacco, tra cui lui, che non conoscevo.  Quando mi spiegarono che era Giammarianaro scappai… c’era pure Musotto, e mi vide scappare via…

Sempre dall’altra parte della barricata.

Pensi che una volta Oliviero Toscani mi invitò a cena a Salemi per chiedermi di fare l’assessore nella Giunta di Vittorio Sgarbi, che si era appena insediato Sindaco…

A quella cena Giammarinaro non c’era.

No. Altrimenti non ci sarei stata io.

Lei cosa rispose di fronte a quell’offerta?

Dissi loro che erano persone che mi piacevano,avrei collaborato, ma non in una città e in una giunta con una forte influenza di Giammarinaro.  Io non avevo nulla a che vedere lui

Antonio D’Alì e Nicola Cristaldi, coordinatori del Pdl, tirano in ballo l’appoggio di Pino Giammarinaro alla candidatura a sindaco di Vinzia Di Giovanni nel 2009  a Mazara del Vallo, sostenuta anche da lei – al ballottaggio – e da Massimo Russo.

Questa storia è ridicola.

Perché?
Io ho appoggiato al ballottaggio un candidato proposto non da Giammarinaro, ma da Massimo Russo e da Raffaele Lombardo.

Giocano scorrettamente, D’Alì e Cristaldi.

Fare illazioni su quell’episodio  lascia il tempo che trova. Sono ben altri i legami che hanno unito in questi anni altri gruppi e Giammarinaro.

Il “sistema Giammarinaro” era noto, secondo lei?
Si. E da tempo tra l’altro lo andavamo denunciando.  Di recente abbiamo anzi sottolineato che su Trapani la discontinuità rispetto al passato nel mondo della sanità non si avverte. Dobbiamo cambiare gruppo dirigente, se no le cose non cambiano.

Mimmo Turano, Presidente della Provincia di Trapani, sapeva e non parlava, dicono le carte della Questura.

Lui si lamentava delle ingerenze di Giammarinaro, ma non era complice. Dopo di che sappiamo che il sistema sanitario è da sempre soggetto a questo tipo di dinamiche clientelari.

Quanti Giammarinaro esistono nella politica trapanese? Il suo è un caso isolato o rappresenta un metodo ormai standard di fare politica in Sicilia?

Era un caso clamoroso. Ma la politica locale deve vivere questa esperienza come un forte invito al rinnovamento.

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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