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26/05/2011 09:16:52

Inutilizzato il centro di documentazione antimafia di Corleone

Peccato che solo un faldone, su intere decine, sia consultabile. L'intero archivio non e' ordinato, non esiste un inventario e l'unico volume che il pubblico puo' sfogliare e' quello che raccoglie le dichiarazioni rilasciate dal noto pentito Tommaso Buscetta al giudice Falcone. Accade a Corleone, al centro internazionale di documentazione sulle mafie e movimento antimafia. ''Questi faldoni sono stati donati al Cidma di Corleone nel 2000, per l'inaugurazione della struttura - spiega Massimiliana Fontana, unica referente del centro - ma da 11 anni aspettiamo che si proceda alla digitalizzazione dei documenti. Senza, e' impossibile, per chi deve fare una ricerca, trovare dei riferimenti precisi. E' come cercare un ago in un pagliaio''. All'interno del Centro c'e' anche la 'stanza del dolore' con le foto della fotografa Letizia Battaglia e della figlia Shobha, mentre l'incuria non ha risparmiato neanche la sala 'Carlo Alberto Dalla Chiesa', dedicata al generale ucciso a Palermo nel 1982, dove campeggiano le foto di alcuni boss arrestati. ''Sono state donate dal giornalista Gery Palazzotto, ma non possiamo neanche prestarle per altre mostre perche' troppo sbiadite''. Inaugurato il 12 dicembre del 2000 alla presenza delle massime autorita' dello Stato, come l'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e Pino Arlacchi, allora vice segretario dell'Onu, il Centro negli anni e' ''diventato oggetto di conflitti politici e di fatto lasciato allo sbando - spiega la custode - gli unici contratti possibili degli addetti sono pagati con i soldi del biglietto (5 euro), ma la maggioranza di persone che vengono a Corleone non ne conosce neanche l'esistenza''. Chi invece e' qui per una ricerca specifica, torna a mani vuote, e spesso si tratta di increduli stranieri: ''come una ragazza di Parigi, arrivata a Corleone per consultare dei documenti sulla mafia utili alla sua tesi di laurea. Dopo aver sfogliato l'unico faldone disponibile su Buscetta - conclude Massimiliana Fontana - si e' arresa all'evidenza''. (ANSA)