Quantcast
×
 
 
16/05/2011 22:01:41

Bilancio assolutamente positivo per la "due giorni" della Regione sull'archeologia marsalese

– Dipartimento dei beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani - Unità operativa VIII Beni Archeologici, con il patrocinio dell’Università degli studi di Palermo, della Provincia Regionale di Trapani, del Comune di Marsala e della Fondazione Whitaker di Palermo (e il contributo dell’ANCE di Trapani, della Banca Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale e del Rotary Club Marsala Lilibeo Isole Egadi) per fare il punto sulla ricerca archeologica condotta negli ultimi dieci anni a Marsala e per analizzare, con il contributo di egittologi di chiara fama, “Il culto di Iside nel Mediterraneo tra Lilibeo ed Alessandria d’Egitto”. <E’ stata un’iniziativa di notevole successo e siamo lieti dello spessore e dell'alto livello dei partecipanti, egittologi di fama internazionale, docenti universitari, il preside della facoltà di Lettere di Palermo e docenti di vari atenei – dice la dottoressa Rossella Giglio, dirigente dell’Unità Operativa VIII per i beni Archeologici - la presenza dei colleghi egiziani è stata particolarmente importante visti in particolare gli accadimenti degli ultimi mesi, così come ha ricordato il Vescovo della Diocesi di Mazara del vallo, Monsignor Domenico Mogavero, che ha partecipato al convegno assieme al sindaco, Renzo Carini, mentre a concludere il lavori è arrivato il presidente della Provincia Regionale di Trapani, Mimmo Turano>. Durante la due giorni è stata presentata alla città la rassegna della ricerca portata avanti nel corso degli ultimi anni, avvicendatisi con regolarità grazie a finanziamenti pubblici, della Comunità Europea e dell'assessorato regionale alla Presidenza tra gli altri; finanziamenti che hanno permesso il restauro di edifici demaniali e che sono giunti grazie alla sensibilità degli assessori che si sono succeduti nel tempo, come Fabio Granata, Lucio Antinoro e Lino Leanza. <Tutti hanno dimostrato il loro interesse alla città e al territorio e la Soprintendenza ha potuto lavorare – continua Rossella Giglio – a partire dallo scavo di Capo Boeo nel ’99, quando sono state messe in luce importanti testimonianze per la città fino ad adesso, in cui speriamo vivamente che ci sia la possibilità di continuare nella ricerca, per dare finalmente ai marsalesi la passeggiata da Porta Nuova al “ferro di cavallo”, per attraversare il parco e raggiungere il mare>. Tra tutte queste ricerche la più particolare è senz’altro la scoperta di una grande area in cui è documentato il culto di Iside in lingua greca, Iside dea della navigazione, da cui è scaturito l’approfondimento scientifico di questo periodo, che ha avuto una notevole eco scientifica in tutti gli atenei e in tutto il mondo accademico, avendo, questa divinità, dei punti di riferimento in tutte le coste del Mediterraneo. A concludere la due giorni è arrivato Valerio Massimo Manfredi che, alla Notte dei Musei, ha parlato di Alessandro Magno, personaggio importante che ha riunito nella sua figura tutto il mondo conosciuto di allora.