Il titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, assieme alla compagna Giovanna Tommasoni, accompagnato dal senatore del Pdl Antonio D’Alì, è arrivato in città poco dopo le 12,30 «curioso – ha detto – di vedere le cose che ha fatto Vittorio in questa cittadina e di cui ho letto e sentito parlare molto».
E così la prima tappa è stata al «Museo della Mafia» realizzato da Cesare Inzerillo su idea di Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi, e dedicato alla memoria dello scrittore Leonardo Sciascia. Il commento all’uscita: «Straordinario e indubbiamente efficace dal punto di vista didattico. Una grande operazione di sensibilizzazione»
La visita è proseguita al «Museo del Paesaggio» e al «Museo del Risorgimento», anche questi pensati da Vittorio Sgarbi e diventati ormai meta di migliaia di visitatori paganti, e poi al Palazzo Municipale di Piazza Dittatura.
A fare gli onori di casa c’erano il Vice Sindaco Antonella Favuzza, gli assessori Antonina Grillo e Bernardo Tortorici, il Comandante la Polizia Municipale Diego Muraca, la consulente legale del sindaco Chiara Donà Dalle Rose, il coordinatore locale del Pdl Antonino Scimemi e i ragazzi della «Fondazione Sgarbi» che hanno fatto da guide raccontando al rappresentante del Governo tutte le più importanti iniziative promosse dal 2008 – anno dell’elezione a sindaco di Vittorio Sgarbi – fino a oggi.
La visita si è conclusa con un sopralluogo in un’area del centro storico inserita nel progetto «Case a 1 euro», quella dietro di Piazza Alicia conosciuta come «Piano Cascia»: «Ecco, qui – ha detto Brunetta– mi piacerebbe ricostruire una di queste case. Parteciperò anch’io al bando e seguirò i lavori personalmente».
Prima di andare via il ministro ha telefonato a Vittorio Sgarbi esordendo così: «Vittorio, Salemi è bellissima e pure piena di turisti. Hai fatto un grande lavoro e spero che tu rimanga qui a continuarlo. Ci vediamo questa estate per la presentazione del mio prossimo libro che uscirà tra poche settimane»
l'Ufficio