E a poco a poco, il centrosinistra marsalese sta mettendo su in moto la propria macchina organizzativa per ritrovarsi, ricominciare a parlare, e cercare di tornare alla guida della città di Marsala nelle prossime elezioni amministrative. Un centrosinistra che deve fare i conti con molti avversari. Da un lato c’è Renzo Carini, che si vorrebbe ricandidare con o senza il sostegno del Pdl. Dall’altro lato c’è Giulia Adamo, che candidata lo è già, per conto dell’Udc. I vertici regionali del Pd vorrebbero appoggiare la sua corsa alla sindacatura, in nome del terzo polo, come già sta avvenendo a Campobello. Baldo Gucciardi e Nino Papania, coloro che decidono le sorti del Pd in provincia di Trapani, hanno già deciso: appoggio ad Adamo a Marsala in cambio dell’appoggio dell’Udc ad un sindaco Pd ad Alcamo. Più defilata la posizione di un altro deputato regionale del Pd, Camillo Oddo, che invece preferisce parlare di “primarie”.
Ed è proprio quello che sta facendo il centrosinistra marsalese in queste prime riunioni.
Cosa è rimasto in questo schieramento quattro anni dopo le elezioni del 2007? Innanzitutto c’è il Pd, ringalluzzito dalla segreteria di Anna Maria Angileri, e poi c’è, come seconda gamba, Sinistra e Libertà, che si sta organizzando e che a fine Maggio celebrerà il suo congresso comunale. Poi, tante piccole sigle: qualcuno di Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, i socialisti del Psi. Riusciranno tutte queste piccole formazioni a formare delle liste e a sostenere insieme un candidato comune Sindaco? E’ il dubbio di molti.
E’ per questo che servono le primarie. Lo chiede Sel, lo chiede la base del Pd. E’ sempre da Giovanni Gaudino che, nel corso delle riunioni, è arrivata una delle raccomandazioni più sentite: “Non rifacciamo gli stessi errori del 2007”, quando il centrosinistra andò spaccato alle elezioni, consegnando, di fatto, la vittoria agile all’attuale Sindaco Carini.
E serve anche un programma. Qui la situazione potrebbe farsi imbarazzante, perché nelle prime riunioni del centrosinistra quando si è parlato di programma sono venute fuori poche idee e parecchio confuse. La sensazione è che manchi una cabina di regia politica, e che se non si dota presto di alcune priorità da indicare alla città, il centrosinistra rischia di avere gambe troppo fragili per affrontare la corsa.
Stessa identica situazione a Trapani dove Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà puntano sulle Primarie per scegliere il nuovo candidato sindaco. Ma, mentre a Marsala il centrosinistra al momento non ha un programma, a Trapani le priorità sono state indicate, cominciando dai problemi della città, soprattutto l’emigrazione giovanile e la situazione delle frazioni. E’ per questo che, in una nota congiunta, i due partiti dichiarano di voler costruire “una stagione di reale cambiamento ed innovazione”. E hanno già lanciato un tavolo programmatico aperto.