Quantcast
×
 
 
04/05/2011 04:16:13

Il 25 Aprile a Marsala non esiste più. L'oblio dell'Amministrazione Carini

E' un ulteriore tassello di una perdita di memoria della città, e si aggiunge ad episodi analoghi, come l'imbarazzante attesa (oltre tre anni, che vergogna) per la cerimonia di intitolazione della piazza di fronte la scuola "Pascoli" a Peppino Impastato, o la cerimonia di intitolazione di uno spartitraffico al franchista Di Pietra. Si tratta dell'incrocio tre le vie Falcone e Grotta del toro. Il tenente Nicolò Di Pietra è morto nel 1938 nell'ultima battaglia della guerra civile spagnola. Di Pietra, ufficiale dell'esercito italiano inviato da Mussolini, morì, però, combattendo contro chi lottava per la libertà. E per questo, la decisione di intitolargli un luogo della città non può che destare perplessità.

Mafia ed antimafia sono uguali, fascismo ed antifascismo hanno lo stesso identico trattamento.

L'ultima volta che l'Amministrazione Comunale ha celebrato il 25 Aprile è stata nel 2009. Non è che le celebrazioni spiccassero per originalità: manifesto e corteo striminzito e mattuttino. Ma era un modo per ricordare il sacrificio dei marsalesi caduti durante la Resistenza italiana, e i valori fondanti della nostra Costituzione.

Garibaldi ha fatto l'Italia, è vero. Ma sono i partigiani che hanno fatto la Repubblica Italiana.

Eppure la città ha dato un non indifferente contributo di sangue per la liberazione dal nazifascismo. Tra quelli ricordati con l'intitolazione di piazze e vie ci sono Tonino Sansone, sottotenente di cavalleria, fucilato dai tedeschi nei pressi di Pinerolo il 17 ottobre 1943, Franca e Vito Pellegrino, marito e moglie, fucilati a Novomesto, in Jugoslavia, il 28 ottobre del '43, Pino e Manlio Chirco e Salvatore Zerilli, che nato lo stesso giorno di Sansone (4 marzo 1920) fu ucciso a Natisone il 9 ottobre del '44. E durante il ventennio fascista, arrestati e mandati al confino furono, tra gli altri, Cecè Azzaretti e Salvatore Lilibeo Bilardello.

Può bastare?

La mattina del 25 Aprile, in assenza del Comune (erano impegnati ad arrostire salsiccia alla colmata, i nostri amministratori?) un gruppo di privati ha deciso comunque di non lasciare passare sotto silenzio la ricorrenza, e hanno posto dei fiori sui luoghi che in città ricordano il sacrificio dei partigiani marsalesi morti durante la guerra di Resistenza. E cioè in largo Tonino Sansone, in piazza Pino e Manlio Chirco e in largo Salvatore Zerilli. L'iniziativa è partita dai parenti di quest'ultimo.

Come se non bastasse, il manifesto stampato quest'anno dall'Amministrazione Comunale di Marsala, come denuncia Gaspare Barraco, è pieno di errori:


Per questo 25 Arile 2011, a Marsala, nessuna cerimonia e nessuna festa. Solo un manifesto murale, pure errato e con imprecisioni. Risulta nel manifesto che questo è il 67^ Anniversario della Liberazione,invece è il 66^ .Poi, Liberazione e anniversario scritti con carattere minuscolo. Inoltre,manca nazifascismo, manca il "combattenti per la libertà" e non per il nazifascismo:il solo combattente non è completo, può essere per la libertà o per la dittatura. Ecco cosa vi è scritto (verificare per credere): " 25 APRILE -FESTA DELLA LIBERAZIONE. In occasione del 67^ anniversario della liberazione della Patria, l'Amministrazione e il Consiglio comunale ricordano i combattenti ed i martiri della 2^ Guerra mondiale". firmato dal presidente del Consiglio comunale e dal Sindaco.
Marsala è conosciuta nel mondo per lo Sbarco di Garibaldi e per il vino Marsala. Però, per Marsala vi è un’altra data storica e dolorosa che è l’11 maggio 1943, con il bombardamento angloamericano che causo circa 1000 morti, con tanti marsalesi rimasti intrappolati in un rifugio sotterraneo presso Villa del Rosario. Marsala, con il pesante bombardamento fu quasi rasa al suolo. Marsala, con questo avvenimento ha dato l’esempio di come combattevano gli alleati. Gli alleati nella guerra di Liberazione usavano tanto i bombardamenti per avere meno perdite. Se molte opere storiche sono rimaste in piedi nelle città va a merito dei Partigiani Combattenti, che combattevano sulle montagne e nelle città con azioni di guerriglia e corpo a corpo. Questa guerra a terra dei Partigiani, indebolì tanto i nazifascisti, facendogli mancare anche i rifornimenti ai militari. Questa guerra dei Partigiani portò alla disperazione i nazifascisti, che lo dimostrarono nell’ accanimento di torture e impiccagioni nelle piazze di questi valorosi italiani; che scelsero di combattere per la libertà d’Italia.I nazifascisti temevano tanto i Partigani che quasi mai vollero fare lo scambio di prigioneri.Dal 25 Aprile si è in Libertà: estesa a tutti gli italiani, di sinistra, di centro e di destra.

 



Cronaca | 2024-10-31 09:08:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Buongiorno24 del 31 Ottobre 2024

 Oggi, 31 ottobre 2024, appuntamento con Buongiorno24, la diretta quotidiana di Tp24 sui nostri canali social e su Rmc 101. Ecco i principali temi di oggi: Blitz a Trapani: droga, armi e 120 mila euro in contanti sono stati trovati...

Native | 2024-10-30 12:18:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Attacchi hacker nel periodo di Halloween? Ecco i più gravi

Effetto sorpresa, inquietudine e apprensione sono tutti elementi fondanti della festa di Halloween: scherzi, spaventi e apparizioni improvvise giocano proprio sulla paura istintiva delle vittime. Forse è proprio questo uno dei punti di...