senso di responsabilità del ruolo che occupo come deputato regionale sono costretta, a malincuore, a soffermarmi e chiarire argomenti che vengono diffusi in maniera completamente distorta dalla verità senza comprenderne una reale motivazione. Non capisco quale sia il motivo che spinge certe persone a sfruttare strumenti di comunicazione come strumenti di vera e propria propaganda politica causando nella comunità ancora più confusione. E se un motivo non esiste e si crede di dare una notizia, mi dispiace rilevare l’ignoranza tecnica e politica che spinge queste persone a fare pessime figure mostrando una grande incompetenza perché non leggono, non capiscono, non studiano.
Intendo chiarire che con l’approvazione della finanziaria 2011 non viene effettuato alcun taglio alla progettazione del porto di Marsala. L’emendamento che non è andato in finanziaria di 10 milioni di euro riguarda la manutenzione dei porti siciliani. Questa somma non ha nulla a che vedere con il progetto per la realizzazione del porto di Marsala, che è stato elaborato ed è pronto e attende l’acquisizione dei pareri. Per questo progetto è stato ottenuto un finanziamento europeo pari ad una somma di 40 milioni di euro all’interno di un capitolo che ne prevede 160.
L’emendamento che era stato inserito in finanziaria riguardava le somme per le infrastrutture portuali che oltre a realizzare opere di manutenzione avrebbe consentito di avviare cantieri di lavoro, mettendo in circolo una disponibilità economica immediata. Si trattava di un’iniziativa che tutti avevano concordato visto l’interesse pubblico ma che poi è stata eliminata. Quello che è successo in fase di approvazione della finanziaria è sconcertante. Di solito si riusciva ad arrivare ad un accordo dopo mesi di lavoro per la realizzazione degli emendamenti. Questa volta sono state eliminate tutte le proposte.
È per questo che ho deciso di votare da sola contro la richiesta del governo che non ho accettato, di presentare dopo sette mesi una proposta tecnica che ha annullato tutti gli emendamenti che prevedevano iniziative importanti per i comuni, per i quali il partito dell’Udc aveva lavorato tantissimo. E’ un danno per la regione, e a questo punto non mi interessa se ci sia discordanza con il mio gruppo, io continuo a fare politica per dare risposte ai cittadini, non per avere potere. Sono stata invitata dall’Udc a fare una nuova politica, che consiste nel seguire un programma, se l’Udc si ritira io non ne soffro e resto coerente con le mie scelte. Se l’Udc vuole il mio coordinamento deve accettare una politica seria fatta di impegno e concrete risposte