In particolare i segretari della nostra provincia hanno adottato lo slogan: il lavoro per unire il paese. Il lavoro deve unire il paese e garantire diritti dal nord al sud, ed è giusto che i messaggi del 1° maggio partano da Marsala.
E allora è da Marsala, il 1° Maggio che, i contrattisti ex art.23, vogliono fare partire questo messaggio per i sindacati tutti: la festa del 1° maggio è di tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro credo, appartenenza, pensiero,
origine, tanto che è una festa universale.. ma i diritti dei lavoratori sono universali? Sono uguali per tutti?
Noi aspettiamo da più di 20 anni che vengano garantiti i nostri diritti, il diritto ad un lavoro STABILE. Da anni ci troviamo nel limbo della precarietà con rinnovi annuali previsti all’ultimo momento nelle annuali finanziarie. Da troppo tempo ci troviamo in una condizione di subordinazione e sottomissione legalizzata attraverso precarietà, mancanza di futuro e di sicurezza, inoltre il blocco perenne delle assunzioni e lo spauracchio di eventuali concorsi (o MOBILITA?) che non tengono conto della nostra acquisita professionalità e della lunga degenza nell’amministrazione rende il nostro futuro ancora più incerto e il nostro lavoro sempre più alienante.
Vorremmo capire: per le organizzazioni sindacali , che ci dovrebbero rappresentare e tutelare, la nostra situazione è una battaglia in corso, una sconfitta o molto più semplicemente NON E' ???
La verità e che per loro noi siamo solo tessere , utili per la loro carriera sindacale prima e politica dopo.
Contrattisti del Comune di Marsala.