Ormeggi allo Stagnone. Comune e Provincia litigano ancora

Nella riserva naturale, infatti, la Capitaneria ha ricordato che – nonostante il lassismo della Provincia, che della riserve è ente gestore – lì non si può ormeggiare. Pontili sequestrati e divieto alla Provincia di concedere deroghe ai diportisti (con troppa libertà concesse in passato…). Il Comune di Marsala, con Carini prima e con l’assessore Ronci poi non ha perso tempo: “Creiamo noi un molo per le imbarcazioni all’imbocco dello Stagnone, a Punta d’Alga”. Non si è visto nulla. Le imbarcazioni sono state costrette a trovare riparo lungo il canalone delle Saline Genna o addirittura dentro alcune vasche delle saline stesse…
Che cosa ha bloccato il Comune in questa vicenda di incapacità amministrativa? L’amministrazione aveva chiesto all'assessorato regionale al Territorio e Ambiente di avere in consegna l'area demaniale tra la Lega Navale e Punta d'Alga, poco fuori l'area della riserva, per realizzare i famosi pontili.
Il tratto di costa libero da vincoli fu individuato nel corso di un vertice tenutosi più di un anno fa, ai primi di marzo 2010. Secondo il Comune l'assessorato regionale soltanto adesso, ha fornito l'assicurazione che «le richieste di concessioni demaniali che hanno già completato l'iter burocratico saranno evase entro questo mese».
Al Comune assicurano che si vigilerà «sui procedimenti in itinere per essere già operativi con l'inizio della stagione estiva». Per arrivare a questo risultato (!) è stata necessaria una missione a Palermo dell'assessore comunale al Territorio e Ambiente Enzo Ronci e dell'ingegnere Antonino Fardella, il funzionario del competente settore. Ronci e Fardella hanno incontrato il dirigente del Demanio Francesca Chinnici. «La bella stagione ormai prossima - dice il sindaco Renzo Carini - impone che gli uffici si adoperino con la massima solerzia nella emissione dei provvedimenti di propria competenza. Le lungaggini burocratiche non possono penalizzare l'iniziativa privata, ancora in attesa delle concessioni demaniali necessarie per realizzare gli impianti per il diporto nautico».
La Provincia se l’è sentita. E ha replicato al Comune. «La Provincia - afferma, infatti, l'ente gestore in una nota diffusa alla vigili di Pasqua- ha mostrato nel corso degli ultimi dieci anni la dovuta attenzione al problema del divieto di navigazione e di attracco all'interno della laguna, con tutti gli strumenti che la legge consente, dal ricorso al Tar, alla richiesta più volte reiterata all'assessorato regionale al Territorio e Ambiente di modifica del regolamento che attualmente disciplina le modalità di uso e dei divieti nell'area protetta». E il neo assessore provinciale al ramo, la marsalese Patrizia Montalto ha «già incontrato i funzionari regionali per sollecitare una risposta concreta alle pressioni della comunità locale». «Bisogna realizzare tutti gli impegni perché si diano quelle risposte che tutti si aspettano - dichiara il neo assessore provinciale, in ''piena sinergia'' con Turano - attuare le misure per adeguare le norme del regolamento della Riserva a favore della cittadinanza che non deve vedere il vincolo naturalistico come impedimento odioso ma come strumento di sviluppo economico nel rispetto della sostenibilità ambientale». La Provincia parla di «proteste di intolleranza manifestate da alcune Associazioni che lamentano il mancato vantaggio economico a danno dei cantieri navali» e si afferma che ciò «non pare essere in linea né con gli obiettivi che deve perseguire un'associazione ambientalista». E Roberto Fiorentino, responsabile della Riserva, invita «al rispetto della legge in quanto atti irresponsabili non solo sarebbero puniti dalle forze di polizia, ma rovinerebbero i buoni rapporti con la Regione che non può più ignorare il problema». Fiorentino, infine, afferma che la Provincia «deve garantire la salvaguardia» dell'habitat e che non ci si può far sfuggire i finanziamenti per i progetti ecosostenibili per la «smania di planare con il motoscafo nella laguna».