L'annuncio e' stato dato dall'armatore Mario Mattioli dell'Augusta Offshore, dopo che nella notte l'imbarcazione italiana aveva lasciato il porto di Tripoli in seguito a un sequestro in Libia durato piu' di un mese.
Mattioli ha confermato che gli 11 membri dell'equipaggio stanno tutti bene: alle otto di questa mattina sono stati visitati dai medici saliti a bordo dal pattugliatore italiano "Comandante Bettica", che partecipa alle operazioni navali davanti alle coste della Libia.
I medici assisteranno i marinai fino all'arrivo in porto. "Attualmente l'Asso22 e' a 70 miglia sud di Malta con destinazione un porto siciliano che stiamo valutando", ha spiegato l'armatore, "nel primo pomeriggio di domani giungera' in Italia e poi ci organizzeremo per fare tornare l'equipaggio presso le proprie famiglie".
"Non abbiamo avuto richieste di soldi e non abbiamo pagato alcun riscatto. Per liberare l'Asso22 e' stata utilizzata ai massimi livelli la via diplomatica". Cosi' l'armatore Mario Mattioli, nel corso di un incontro con la stampa convocato a seguito della liberazione della nave Asso22 sequestrata per circa un mese nel porto di Tripoli da militari libici.
“Siamo felici che alla vigilia della Santa Pasqua i libici abbiano deciso il rilascio del rimorchiatore ‘Asso 22’ e dei suoi 11 marinai, tra i quali il cuoco di bordo e nostro concittadino Lo Voi, che erano stati sequestrati il 17 marzo scorso. Non era affatto facile, in questo particolare momento storico di tensioni in Libia e nell’area mediterranea, riuscire nell’impresa diplomatica di far liberare il rimorchiatore sequestrato. Il nostro Governo e soprattutto la Farnesina con l’importante ruolo assunto nella vicenda dall’on. Stefania Craxi, sono stati molto bravi e di ciò siamo molto orgogliosi”.
Lo ha dichiarato l’on. Nicola Cristaldi, deputato nazionale Pdl e Sindaco di Mazara del Vallo, dopo la comunicazione ricevuta dal Ministero degli Esteri relativa al dissequestro del rimorchiatore Asso 22. Gli 11 componenti l’equipaggio stanno bene e potranno trascorrere a casa la Santa Pasqua. All'indomani del sequestro, Cristaldi aveva ricevuto al Palazzo comunale la moglie del cuoco di bordo Lo Voi, mazarese, rassicurandola dell'intervento del Governo italiano.