contestando all’autore l’affermazione testuale contenuta in una pagina del suo libro " E MAI AVREI IMMNAGINATO CHE I MILLE FOSSERO QUASI TUTTI AVANZI DI GALERA".
Piazza ha dimostrato con idonei documenti che tra i Mille soltanto otto avevano riportato condanne per reati commessi ed erano stati privati della pensione dei Mille ed interdetti dal fregiarsi delle medaglie ricevute. Ha anche fornito i nomi degli otto “avanzi di galera” e letto un brano di Giuseppe Cesare Abba da cui risultava, invece, che le Camicie Rosse erano in massima parte giovani studenti universitari, professionisti, possidenti, operai, impiegati ed erano “IL FIOR FIORE DELLA GIOVENTU’ ITALIANA”
Invitato a dar ragione dell’affermazione diffamatoria dei Mille, Pino Aprile non ha trovato altro da dire che - “ Nelle guerre occorrono individui brutali, violenti e feroci, cioè avanzi di galera; essendo le camicie rosse impegnate in una guerra, esse non potevano essere che avanzi di galera”.
Con tale ragionamento arzigogolato (sillogismo) l’ Autore ha dimostrato di sconoscere o di rifiutare a priori fonti storiche e documentali da consultare, comparare, interpretare per una attendibile ricostruzione intellettuale del passato, bastandogli partire da teorie per esprimere giudizi storici avventati quanto generici ed astratti.
Suggerimento: Signor Aprile, tolga quel QUASI e dica che TUTTI I MILLE ERANO AVANZI DI GALERA ! Potrà così vendere ancora più copie del suo libro visto che più grosse le spara più fa colpo sull’opinione pubblica e…quattrini.