Un’espressione che sintetizza bene la rappresentazione che i media stanno dando ancora una volta dell’immigrazione, frutto evidente de
l lavoro che la Lega Nord ha condotto in questi anni.
Di fronte al dramma dei popoli del Mediterraneo, la nostra tanto amata e cattolicissima Patria, che si indigna per il Gay Pride e il testamento biologico, che si scaglia contro Beppino Englaro e lotta per tenere il crocifisso nelle scuole e per il riconoscimento delle radici cristiane dell’Unione Europea, ad un tratto si scopre insensibile all’accoglienza verso chi scappa da guerre, dittature, fame. Donne, uomini e bambini che rischiano la vita su barconi fatiscenti, affrontando le intemperie del mare, per cercare un futuro migliore, sono guardati con paura da buona parte della popolazione, mentre i nostri governanti, “Paladini del Cristianesimo” parlano di queste persone come pacchi da collocare al sud, al centro o al nord. Nel frattempo, per una volta, l’Italia si ritrova unita: perché né il sud, né il centro, né il nord vogliono i migranti. Allora dove li mettiamo, questi che si permettono di disturbare il nostro sistema, le nostre abitudini, i nostri comportamenti e che vengono solo per rubare, portare malattie, creare scompiglio e toglierci il lavoro? Come si permettono di attraversare il Mediterraneo, pronti a perdere pure la vita, per interrompere la nostra quiete? E poi, dove li mettiamo, noi, che siamo stati un popolo di migranti, ma che forse lo abbiamo dimenticato?
Nell’incertezza, continuiamo pure a dormire serenamente nel nostro bel paese cattolico, e a tollerare che un Ministro si permetta di liquidare questo dramma con la più rozza delle soluzioni (“Fora d’i ball…”).
La verità è che siamo diventati consapevolmente gli zimbelli dell’Europa. Ma guai a chi si permette di disturbare il nostro sonno…
Il presidente dell’associazione “Amici del Terzo Mondo”
Vincenzo Zerilli
P.S. Siccome sono sinceramente un credente, colgo l’occasione per fare a tutti gli auguri di Buona Pasqua…