Scrive Gioacchino Aldo Ruggieri su come utilizzare l'ex Idroscalo di Stagnone

Il tutto, però, in stato di grave precarietà, non penso strutturale, ma certamente per i pesanti danni provenienti non solo dal tempo ma anche da vandalismi che hanno dilapidato un patrimonio di funzionalità che dovrà pur essere ripristinato a seconda delle destinazioni progettuali ed attuative.
Conosco molto bene i fabbricati e i luoghi per averli frequentati quando illuminati Comandanti dell’impianto organizzarono in essi iniziative varie come feste, mostre, aste di beneficenza e concerti ai quali parteciparono cittadini e provinciali invitati a familiarizzare con i militari, gli impiegati civili e le loro famiglie per un’integrazione territoriale che va sempre ricercata nei rapporti interpersonali.
Per questo, senza con ciò pretendere né di indicare né di progettare, penso a quei luoghi e a quegli edifici, ai capannoni di Nervi, agli ampi spazi, al piccolo teatro all’aperto, a quel che resta degli impianti, come ad una possibile, grande, Cittadella degli Studi e della Cultura, con uno dei due Istituti Scolastici -perché non il Commerciale e l’Industriale? - con laboratori culturali di musica e d’arte - un grande auditorium in uno dei due Capannoni? Un Museo del Mare nell’altro, legato alla pesca tradizionale di Marsala e ai suoi rapporti marinari con il Mediterraneo? - con impianti sportivi e palestre collegate; con quant’altro di infrastrutture la sagacia e la fantasia dei nostri tecnici saprà pensare e progettare.
Penso dunque ad un progetto di ampio respiro, da realizzare a medio e lungo termine, ma in una visione unitaria che non indulga a frammentarietà e ad improvvisazioni, a parcellizzazioni ed estemporaneità tampone, per altro non estranee alla tradizione urbanistica e propositiva della nostra Città.
Si potrebbe, nel quadro unitario di un simile progetto, cominciare con una o due scuole riattando e adeguando gli edifici esistenti e le attrezzature sportive, per continuare con altre realizzazioni mirate scaglionate nel tempo ma finalizzate ad un sistema unitario.
Un’idea per tentare di spingere gli Amministratori locali a pensare in grande, nel quadro di un progetto di futuro per una grande Città quale è Marsala per le sue immense potenzialità purtroppo mai adeguatamente valorizzate e propagandate.
Del resto pensare in grande, con i piedi per terra, con progetti di largo respiro, facendo i conti con i tempi e con il denaro, è l’unico segno positivo di chi vuole amministrare una comunità che ha una grande storia e che merita di non perderla per strada.