Nella giornata del 27 marzo l’Italia ha trasferito alla NATO il controllo operativo di 4 velivoli a decollo verticale della Marina Militare AV8 Bravo plus (rischierati a bordo di Nave Garibaldi) e di 4 caccia dell’Aeronautica Militare Eurofighter per concorrere alle operazioni connesse con l’implementazione della “no fly zone” nell’ambito dell’Operazione “Unified Protector”.
Contestualmente, sono stati ripresi sotto controllo nazionale i 4 caccia F16 AD (Air Defence) che hanno operato sotto il controllo operativo della “Coalizione dei volenterosi” dal 19 marzo fino al 27 marzo us.
Nella giornata del 27 marzo gli assetti aerei nazionali in ambito Odyssey Dawn, sono stati impegnati in quattro missioni:
- le prime due, ognuna composta da due Tornado ECR (Electronic Combat Reconnaissance) del 50° Stormo di Piacenza sono decollate in successione dalle 11.30 alle 15.30 circa dalla base di Trapani, con il supporto di un Tornado IDS (con funzione di rifornimento in volo) del 6° Stormo di Ghedi e di un KC-130J, anch’esso con funzione di rifornitore in volo, della 46^ Brigata Aerea partito dall’aeroporto di Pisa;
- le altre due di pattugliamento, ognuna composta da due F-16, sono state effettuate dai caccia del 37° Stormo, decollati dalla base di Trapani in successione dalle 14.30 alle 15.30 circa.
Tutti gli aerei sono rientrati alla base; gli ultimi alle 18.00 circa.
Nella prima parte della giornata di lunedì 28 marzo sono state effettuate, dagli aerei della coalizione:
- due missioni di rifornimento in volo da parte di un C-130J, decollato dalla base di Pisa intorno alle 11.00, e di due Tornado IDS, decollati dalla base aerea di Trapani verso le 13.30 e rientrati poco dopo le ore 14.00.
- due missioni per un totale di quattro Tornado ECR decollati dalla base di Trapani tra le ore 14.00 e 14.30 e rientrati alla base poco dopo le ore 17.15.
18,17 - Confartigianato Trapani chiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione ed al Sindaco di Pantelleria l'attivazione dello stato di crisi. Dall'avvio della "Crisi Libica" le strutture turistico ricettive hanno riscontrato il blocco totale delle prenotazioni e la cancellazione di molte già effettuate.
18,15 - Non si ferma l'ondata di immigrati sull'isola di Lampedusa. Un barcone con circa 300 persone a bordo è a circa 7 miglia al largo dell'isola in difficoltà perché imbarca acqua rischiando così di affondare. Le motovedette della Guardia costiera si stanno avvicinando all'ennesima imbarcazione. Sono 1.933 i migranti sbarcati in 24 ore sull'isola di Lampedusa, il numero di più alto da quando è iniziata la nuova emergenza.
17,00 - Il Consiglio Provinciale, riunitosi oggi pomeriggio, chiede l’immediata e completa riapertura al traffico civile dell’aeroporto di Trapani-Birgi. Le motivazioni della richiesta e le critiche contro il provvedimento di chiusura, che in una settimana ha già determinato gravi danni per l’Airgest, il turismo e l’intera economia del territorio, sono contenute nella dettagliata relazione di apertura svolta dal Presidente Peppe Poma.
16,55 - “Il Governo sappia che ha attivato tre pesanti vertenze con i cittadini e il territorio di questa Provincia e che non siamo disposti ad assistere passivamente al crollo della nostra economia”. A dirlo è il Presidente della Provincia di Trapani, Girolamo Turano, dopo che gli incontri romani con esponenti del Governo, con l’Enac e le autorità militari, di fatto non hanno sortito alcun effetto concreto considerato che, l’aeroporto di Trapani resta chiuso.“Anzi, sostiene Turano, la situazione precipita visto che il Ministero degli Interni conta di realizzare una mega tendopoli, nell’abbandonato aeroporto militare di Kinisia, per ospitare migliaia di immigrati e noi ci batteremo, civilmente e democraticamente, perché questo nuovo scempio sia scongiurato”. Le vertenze che hanno indotto il Presidente Turano a convocare l’assemblea permanente dei sindaci, per Mercoledì 30 Marzo ,alle ore 10, 30 , presso l’aeroporto di Birgi, dunque vertono su tre nodi.
16,40 - La Confcommerciodi Trapani ha aderito alla manifestazione di protesta che si terrà domani per chiedere la riapertura totale dell’aeroporto civile “Vincenzo Florio” di Birgi.
13,35 - Sarà a Trapani la seconda tendopoli per accogliere gli immigrati che in migliaia stanno sbarcando a Lampedusa. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali sono già in corso i lavori per l’allestimento del campo nell’ex aeroporto militare di Kinisia, a poca distanza da Birgi.
13,30 - La Camera di Commercio di Trapani ha aderito alla mobilitazione promossa per protestare contro la chiusura dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi e chiedere la riapertura dello scalo ai voli civili. La manifestazione è in programma per martedì 28 marzo. Da piazza Inam a Marsala, attorno alle 9 partirà un corteo che percorrerà la strada provinciale 21, passerà dall’aeroporto di Birgi pe arrivare a Trapani, a piazza Vittorio Veneto, davanti la Prefettura.
13,20 - "Il grido di dolore di Lampedusa e' il grido di dolore di tutta la Sicilia, che pretende rispetto ed efficienza per se', per i suoi territori e per la sua gente, oltre che per i migranti poveri disperati che devono essere assistiti in modo civile". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che resta a Lampedusa per seguire di persona l'emergenza immigrazione e che ha fatto visita, con l'assessore regionale per l'Ambiente, Gianmaria Sparma, il sindaco Bernardino De Rubeis e l'ufficiale sanitario dell'isola, Pietro Bertolo, nell'istituto scolastico omnicompresivo "Pirandello" di Lampedusa.
12,08 - Il Comune di Trapani sostiene e partecipa alla manifestazione, promossa dal Comitato spontaneo per la riapertura totale dell’aeroporto civile di Trapani/Birgi, che si terrà domani, 28 marzo, con partenza alle 9.00 da Marsala ed arrivo a Trapani, dinanzi la Prefettura, alle 12.30.
In un comunicato il Comitato rende noti i dettagli della manifestazione, che di seguito si riportano
Ore 9 – Marsala: Piazza INAM (punto di riunione), Via Mazzini, via Mario Nuccio, Lungomare Boeo, viale Isonzo, Porta Nuova, via Del Fante, Sappusi, lungomare Marinella, sp 21 Marsala-Trapani
Ore 10.45 – transito attorno alla rotonda all’ingresso dell’Aeroporto Civile
Ore 11.00 – transito davanti il cancello di ingresso dell’Aeroporto Militare e prosecuzione in direzione di Trapani lungo la strada provinciale 21 fino a via Libica, Dorsale zir, Piazzale Ilio
11.45 - Piazzale Ilio (punto di riunione e sosta delle auto e ricongiungimento con i cittadini trapanesi).
12.00 – corteo da piazzale Ilio lungo il seguente percorso: Via Ammiraglio Staiti, via Mazzini, piazza Umberto I, piazza Vittorio Emanuele, via Regina Margherita, Piazza Vittorio Veneto
12.30 – Sosta in prefettura
13.00 – Incontro delegazione con il Prefetto
11, 34 - “La comunità trapanese, che rappresento, così come tutti i siciliani, hanno sempre fatto della cultura dell’accoglienza un proprio valore, ma non è accettabile che il peso dell’emergenza, che deve riguardare tutto il territorio italiano, Nord compreso, e l’Unione Europea, venga scaricato esclusivamente sulla Sicilia” . E’ un passo della nota che il Sindaco di Trapani Girolamo Fazio ha trasmesso al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, dopo l’annunciata decisione di installare una tendopoli nell’area dell’ex aeroporto di Chinisia.
Nella nota il Sindaco evidenzia che “Trapani ha già fatto e sta già facendo la sua parte: sul territorio comunale infatti insistono il centro di prima accoglienza “Serraino Vulpitta” ed il Centro di accoglienza per richiedenti asilo politico di Salinagrande.
Entrambi i centri sono già saturi (a Salinagrande sono ospitati attualmente oltre 400 extracomunitari); la realizzazione della tendopoli a Chinisia non farebbe che accrescere ulteriormente il disagio”.
Fazio sottolinea inoltre che “il sito individuato per l’installazione della tendopoli è del tutto privo dei requisiti minimi in termini di servizi (acqua, scarico reflui, etc) e riversare un gran numero di persone a Chinisia, in queste condizioni, potrebbe determinare, oltre che una condizione di vita disumana per gli stessi, seri problemi di salute pubblica.
Non si può nascondere che, qualora si dovesse realmente concretizzare l’ipotesi di installazione della tendopoli a Chinisia, non si potrà garantire l’ordine pubblico, poiché alle legittime e già annunciate proteste dei cittadini della provincia di Trapani si aggiungerebbero le altrettanto legittime proteste degli extracomunitari, i quali verrebbero “abbandonati” in un’area assolutamente inidonea allo scopo”.
Inoltre, il Sindaco pone in evidenza , “il gravissimo danno, in termini economici, che le scelte operate in questi ultimi giorni, sia relativamente alla vicenda dell’aeroporto di Trapani/Birgi sia relativamente alla questione immigrazione, stanno arrecando al territorio trapanese: la maggiore risorsa di questo territorio è il turismo e la situazione determinatasi rischia di mettere irrimediabilmente in ginocchio l’economia locale” e chiede al Governo “una riflessione”, che porti ad una equa distribuzione degli extracomunitari attualmente a Lampedusa su tutto il territorio nazionale e non solo su alcune città della Sicilia”, annunciando “ulteriori forme di protesta, qualora la decisione assunta dovesse essere confermata”.
11,12 - Muoverà da Marsala il corteo di protesta contro la chiusura dell'Aeroporto provinciale "Vincenzo Florio". E' quanto è stato deciso stamani dai sindaci di Trapani (Girolamo Fazio) e Marsala (Renzo Carini), nel corso di un incontro presso il presidio che staziona all'ingresso dell'area aeroportuale. "Seguo da vicino e costantemente la situazione. Le dichiarazioni servono - afferma Carini - ma la presenza fisica è ora più che mai necessaria per aiutare a trovare una soluzione definitiva alla vicenda". Il corteo di auto - promosso dal Comitato spontaneo composto da operatori e dipendenti aeroportuali - muoverà martedì prossimo, 29 marzo, alle ore 9.00, da Piazza Francesco Pizzo (ex piazza Inam); proseguirà alla volta dell'Aeroporto e si concluderà a Trapani. "Non lasciamo soli quanti sono direttamente interessati alla vicenda scaturita dalla crisi libica. Siamo tutti coinvolti e per questo - afferma Carini - invito i cittadini a partecipare numerosi al corteo perché ad essere penalizza è tutta la nostra economia". In tal senso, il sindaco di Marsala ha già indirizzato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi. Al Governo nazionale Carini chiede sia rassicurazioni sulla definitiva - e non parziale - riapertura dell'Aeroporto civile di Trapani, ma anche di rendere disponibili le opportune risorse per lenire i danni economici che si moltiplicano ogni giorno. Intanto, da una settimana è stata attivata al Comune di Marsala una raccolta di firme contro la chiusura dello scalo aereo provinciale. L'iniziativa, sostenuta dall'Amministrazione Carini, intende ulteriormente sensibilizzare la cittadinanza sulla gravità del protrarsi della chiusura dell'Aeroporto "Vincenzo Florio".
10,41 - Ventuno uomini e una donna sono stati soccorsi e portati in salvo da una motovedetta della Guardia costiera di Pantelleria. Erano su un peschereccio alla deriva nel canale di Sicilia a circa 38 miglia a nord dell'isola. Sono stati segnalati dall'aereo del Frontex che da circa un mese monitorizza l'area. SARANNO TRASFERITI A TRAPANI. Il personale della Guardia costiera li ha raggiunti e li ha presi a bordo della motovedetta. Il peschereccio è stato lasciato alla deriva ed è stato emesso un avviso per i naviganti. Tutti sono stati trasportati nel porto di Pantelleria e trasferiti con l'intervento anche dei carabinieri nel centro di primo soccorso presso la caserma Barone in via Arenella, dove sono stati rifocillati. Saranno trasferiti a Trapani con il traghetto.
10,07 - La riapertura dell'aeroporto di Birgi era stata annunciata per oggi direttamente dal ministro alla Difesa Ignazio La Russa. Lo scalo, però, continuerà a restare chiuso. L'unica novità è la costituzione di un comitato tecnico che sarà chiamato a decidere se i voli civili protranno "convivere" con gli aerei militari impegnati nelle operazioni in Libia. Il tavolo tecnico si insedierà domani mattina e sarà costituito da personale dell'Airgest, del 37° Stormo e dell'Enac. Il gruppo di lavoro dovrà valutare se esistono tutte le condizioni di safety e security per la riapertura dell'aeroporto e per la convivenza di voli civili e voli militari in assetto operativo. La decisione è stata presa nel corso di un vertice tenuto a Roma presso la sede dell'Enac.
8,47 - “La situazione dei lavoratori di Birgi è estremamente critica”, spiega il segretario generale della Cgil di Trapani Mimma Argurio. “Servono interventi concreti ed immediati”. Attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’Airgest con contratto a tempo indeterminato ed interventi per gli altri dipendenti e quelli dell’indotto. Sono queste le richieste avanzate dagli organi sindacali nel corso dell’incontro con il prefetto Marilisa Magno.
8,30 - “La situazione a Lampedusa sempre più preoccupante anche alla luce dei preventivati nuovi arrivi. Oggi invierò a Lampedusa l’infettivologo Tullio Prestileo, responsabile regionale dell’Istituto nazionale migranti (INMP) e il dirigente dell’assessorato Mario Palermo per coadiuvare il lavoro degli esperti dell’Asp di Palermo e verificare la gravità della situazione: in esito alla loro valutazione assumeremo i conseguenziali provvedimenti. Questa sera comunque andrò a Lampedusa insieme al dirigente generale dell’Asp Cirignotta per verificare di persona le delicate condizioni igienico sanitarie”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Massimo Russo che oggi sarà sull’isola. “Mi auguro che il governo nazionale comprenda appieno la gravità della situazione e sostenga in maniera concreta e fattiva questo enorme sforzo, che già da alcune settimane viene sostenuto dalle strutture regionali della Sicilia”, ha detto.
7,00 - Il territorio di Trapani scende in piazza per la riapertura dello scalo civile di Trapani Birgi. Partira' martedi' da Marsala per raggiungere la citta' di Trapani una grande manifestazione, che coinvolgera' i cittadini del territorio trapanese, le scuole, le associazioni di categoria, i lavoratori dell'Airgest, societa' che gestisce lo scalo, e gli operatori turistici per chiedere il ritorno alla piena operativita' dei voli civili dell'aeroporto di Birgi. La mobilitazione e' promossa dal Comitato spontaneo provinciale per la riapertura dello scalo. Ecco il programma
Ore 9.00 raduno partecipanti a Marsala- piazza INAM /PIzzo
Ore 10.45 Aereo porto civile di BIRGI
Ore 11.30 Trapani -piazzale ilio. Inizio corteo a piedi verso la prefettura
Ore 12.00 Prefettura - Trapani - piazza Vittorio Veneto.
LAMPEDUSA. Sono 1.933 i migranti arrivati nelle ultime 24 ore a Lampedusa. E' il numero più alto di arrivi da quando sono ripresi gli sbarchi. Impressionante anche il dato degli ultimi tre giorni: da venerdì sull'isola sono arrivati 3.721 migranti. E intanto sono in corso le operazioni di soccorso per un barcone con circa 300 persone a bordo che si trova in difficoltà a 7 miglia al largo di Lampedusa. Verso il barcone, che starebbe imbarcando acqua, si stanno dirigendo le motovedette della Capitaneria di porto. A bordo ci sono anche donne e bambini.
Il parto sul barcone Linosa, un'odissea lunga 8 giorni
Nella notte, subito dopo l'arrivo dell'ennesimo arrivo al porto - una cinquantina di immigrati - una ventina di extracomunitari annunciano di avere intrapreso lo sciopero della fame, mostrando cartelli con scritte in francese e arabo.
LOMBARDO. "Come risolvere il problema immigrazione a Lampedusa? Secondo me bisogna piazzare diverse navi lungo il Canale di Sicilia, a bordo delle quali rifocillare i migranti e trasportarli immediatamente sulla terraferma". E' quanto affermato dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, in visita stamani a Lampedusa. Il governatore della Sicilia ha visitato la stazione marittima, dove stazionano migliaia di profughi. Ha voluto stringere le loro mani ed ha scambiato qualche parola con i tunisini. "E' un'isola tunisina, a tutti gli effetti. Lampedusa - ha continuato Lombardo - non è attrezzata per questa funzione. Ci vuole un'organizzazione diversa. Piazziamo una catena di navi in mare, - propone nuovamente il presidente - . Lì sopra li curiamo, di identifichiamo, li rifocilliamo e poi, tramite un ponte aereo continuo, li mandiamo in tutta Italia. La Sicilia è pronta a fare la sua parte, ma tutta questa gente non può stare a Lampedusa".