Scrive Luigia Ingrassia, sui 150 anni dell'Unit� d'Italia

Gli anniversari, sono importanti occasioni di riflessione e di ricordo, ed i 150 anni dell'Unità d'Italia, devono offrire lo spunto per una riflessione attenta per evitare che dietro la cornice grandiosa delle manifestazioni ufficiali si nasconde un certo senso di distacco.
La riflessione va fatta non soltanto sul periodo storico che ha visto molti giovani, che usarono la parola e l'azione, lottare e morire per la libertà e per realizzare il sogno
della Nazione, ma soprattutto per riflettere sulla situazione attuale del nostro Paese.
Fatta l'Italia ora dobbiamo fare gli Italiani, così scrisse Massimo D'Azeglio sintetizzando bene i problemi post unitari e a distanza di tanti anni la frase è ancora di grande attualità. Anche oggi non mancano polemiche e dibattiti e molti avvenimenti della vita politica e civile della nazione segnalano l'incompiutezza del processo di unità.
Non ci può essere reale ed effettiva unità se non ci riappropriamo sia come classe politica ma anche da cittadini, di tutti quei valori etici e civili che hanno segnato e caratterizzato il Risorgimento italiano.
Incapaci di perseguire il bene comune e sempre pronti alle dispute verbali, disincantati e indifferenti,si rischia di dimenticare e rimanere estranei alla cultura risorgimentale, intesa non come caratterizzante un periodo storico del popolo italiano, ma come valore .
il Risorgimento è un valore al quale richiamarsi costantemente e anche nei momenti di crisi; e il ricordo non può non andare ai giovani che hanno combattuto la Grande Guerra e la II guerra mondiale, alle formazioni partigiane, a coloro che con il loro lavoro hanno combattuto il terrorismo negli anni di piombo, ai giovani che sacrificano generosamente la loro esistenza per portare pace e libertà in altri paesi.
In contesti diversi ed età diverse gli italiani hanno mostrato di saper combattere per l'Italia e solo riconoscendo i valori etici e civili trasversali alle diverse situazioni si può ogni giorno di più contribuire a fondare il senso di appartenenza civica.
L'unità d'Italia non è mai stata scontata e significativo è che essa si sia fondata prima ancora che sul piano politico e istituzionale su un progetto culturale che ha contribuito in modo determinante a fondare l'identità italiana.
Non lasciamoci influenzare dal disfattismo, e superando campanilismi e particolarismi, ritroviamo l'orgoglio nazionale anche nei tesori dell'arte, nella storia, nelle bellezze del paesaggio, nella musica che l'Italia e i suoi eroi e artisti ci hanno regalato e continuano a regalarci.