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21/03/2011 11:59:07

Il pizzo? "Mai sentito". Falcone? "Un fesso"

addirittura dei fessi, il 10% di studenti ritiene Riina e Provenzano uomini d'onore e per il 31% di loro la mafia è un'invenzione o un bene. Ma non solo, il 41% ritiene che le forze dell'ordine siano "sbirri" e persino inutili, il 71% non ha fiducia nelle istituzioni e il 64% pensa che la politica sia uno spreco di denaro. È quanto emerge dal sondaggio "Sedici risposte per il tuo futuro" effettuato dall'associazione MafiaContro, in collaborazione con l'Asasi che ha coinvolto gli studenti di nove scuole siciliane.

«Le risultanze del sondaggio dimostrano inequivocabilmente due cose, come vi sia un profondo distacco degli studenti dalla politica e dalle istituzioni e come il giudizio sul fenomeno mafioso e coloro che lo combattono e' denso di giudizi giustificativi o peggio di valutazione negative sulle forze dell'ordine» Così il senatore Carlo Vizzini ha commentato i dati. «Gli studenti interpellati - ha spiegato Vizzini - sono soggetti tutti nati dopo le stragi di mafia, che conoscono la stagione delle stragi sostanzialmente attraverso le fiction televisive e dunque emerge con grande urgenza la necessità che la scuola sia dotata di mezzi che consentano ai giovani di conoscere la storia martoriata della loro terra per potere dare un giudizio consapevole».

Dall'analisi delle risposte rimane però «uno zoccolo duro - fa sapere MafiaContro - sul quale bisogna insistere per rimuovere ampi residui di un sentire mafioso fortemente condizionato da fattori socio economici». Infatti risulta che il 48% degli studenti provvederebbe a vendicarsi direttamente o, peggio, si affretterebbe a chiedere aiuto a qualcuno in grado di spalleggiarli in caso di ingiustizia. «In una Regione in cui da sempre la formazione professionale ha bruciato milioni di euro - ha aggiunto Vizzini - credo sia indispensabile che venga finanziata la formazione delle coscienze attraverso l'insegnamento della storia della Sicilia, della sua autonomia, della devastazione mafiosa e delle battaglie dei grandi siciliani che hanno combattuto contro la mafia anche a costo della vita». (fonte Italpress)