Quantcast
×
 
 
14/03/2011 05:23:55

L'arresto di Vitrano. Il fine settimana che ha sconvolto il Pd (e non solo...)

Un deputato regionale, Gaspare Vitrano, campione dei voti a Misilmeri, è stato arrestato il flagranza di reato mentre incassava una tangente da 10.000 euro da un imprenditore per facilitare l'iter per l'installazione di un impianto fotovoltaico. Con lui è stato fermato anche l’ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, 38 anni, che sarebbe il mediatore della tangente. L’incontro fra i tre sarebbe avvenuto nell’atrio degli uffici dell’azienda sanitaria provinciale 6 in via Giacomo Cusmano. Lo scambio dei soldi sarebbe stato filmato dalla polizia dopo che le banconote erano state fotocopiate: l’imprenditore, che non riusciva ad ottenere dei lavori per impianti di energia alternativa a Roccamena e Francofonte, aveva infatti denunciato la richiesta di tangente alla procura che con la squadra mobile ha organizzato l’operazione fermando il deputato con l’accusa di concussione. Pier Giorgio Ingrassia e’ stato progettista di impianti fotovoltaici in cinque scuole a Misilmeri, paese alle porte di Palermo dov’e’ nato Vitrano. I commissari del comune sciolto per mafia, nel 2006, appaltarono lavori per 400 mila euro alla ditta ”Progetto terra srl” di Settimo milanese.

CHI E' VITRANO. Gaspare Vitrano, è arrivato nel Partito democratico dalla Margherita. Cinquant’anni da compiere ad agosto, è stato eletto all’Ars nel 2008 con una valanga di preferenze, 13.450. È deputato segretario e componente della commissione Attività produttive. Questa è la sua terza legislatura. È arrivato a Sala d’Ercole nel 2001 con la Margherita, forte di 5.500 voti di preferenza, che sono raddoppiati nel 2006. Dipendente regionale, il suo quartier generale è da sempre a Misilmeri, ed è soprattutto da quelle parti che da anni Vitrano raccoglie consistenti messe di voti. In Aula all’Ars non è frequente vedergli prendere la parola, ma in questa legislatura ha presentato otto disegni di legge da primo firmatario e cinque interrogazioni parlamentari. È considerato vicino alla corrente Innovazioni, che raccoglie molti degli ex popolari del Pd. Se sarà sospesO, all’Ars dovrebbe subentrargli Salvino Pantuso, primo dei non eletti del Pd a Palermo..

 

IL PRIMO INTERROGATORIO. Vitrano è stato già interrogato. All’inizio ha dichiarato che i soldi non erano suoi: la somma di diecimila euro in contanti trovata in suo possesso, secondo la ricostruzione di Vitrano, apparterrebbe all’ingegnere Ingrassia, che sarebbe stato in attesa di ricevere la somma dall’imprenditore, per motivi di lavoro. Vitrano, stando sempre alla sua versione dei fatti, sarebbe stato chiamato a fare da ‘paciere’ tra i due. Come mai allora la busta col danaro sarebbe stata nelle sue mani? Secondo Vitrano, si sarebbe trattato solo di una cortesia nei confronti di Ingrassia che, essendo in moto, avrebbe rischiato di perdere i soldi. Quando il pm Agnello gli ha contestato che nel corso delle intercettazioni emergeva con chiarezza che Vitrano era a conoscenza del passaggio di denaro, l’ex deputato ha ammesso di avere ricevuto la somma in contanti. Vitrano ha aggiunto di avere costituito una società con Ingrassia nel settore del fotovoltaico e i soldi erano un conferimento di capitale nella stessa.

MARIO BONOMO. E’ quello di Mario Bonomo, il nome spuntato agli atti dell’inchiesta che ha visto in manette ieri sera il deputato Gaspare Vitrano. Bonomo, deputato regionale eletto nel Pd a Siracusa, siede adesso tra le fila dell’Api di Rutelli. Bonomo non è formalmente indagato, ma indiscrezioni parlano di ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti a suo carico.Politico di lungo corso, classe 1962, Mario Bonomo ha iniziato a fare politica nel 2004 dentro Italia dei Valori. Bonomo è stato eletto nel collegio di Siracusa tra le fila del Pd, con 7.345 voti di preferenza. Passato successivamente all’Api di Francesco Rutelli, fa parte oggi della maggioranza di sala d’Ercole che sostiene Raffaele Lombardo. Bonomo è l’uomo di Rutelli in Sicilia ed è molto vicino all’assessore regionale alla Cultura, Sebastiano Missineo. Il suo, è stato il terzo seggio scattato al partito democratico nel collegio di Siracusa alle ultime elezioni regionali. A palazzo dei Normanni è componente della quarta Commissione (Ambiente e Territorio) e della Commissione speciale sull’esame delle attività dell’Unione Europea.
 

HANNO TUTTI PAURA. Ma trema tutto il palazzo, perchè l'inchiesta è destinata ad allargarsi, ricostruendo i passaggi burocratici delle autorizzazioni (ci vogliono ben 23 autorizzazioni) per nuovi impianti in Sicilia. La Procura ha ordinato l’acquisizione presso la Regione dei documenti e dei fascicoli nei quali è ricostruita la storia dei due progetti per i quali un imprenditore sarebbe stato costretto a pagare una tangente di 10 mila euro al politico.

I magistrati ritengono che le difficoltà, in questo e in tanti altri casi, siano state artificiosamente create da funzionari “disponibili” a sostenere il sistema di corruzione. L’arresto del deputato e di Piergiorgio Ingrassia, l’ingegnere che faceva pressioni sull’imprenditore taglieggiato perché pagasse altrimenti “non avrebbe più lavorato”, ha infatti alzato il velo su una rete di collegamenti anche all’interno della Regione.

LOMBARDO. “Abbiamo fermato l’eolico e siamo ostili al grande fotovoltaico che spesso presenta fenomeni di criminalità che vanno combattuti perché fa gola al malaffare. Differentemente il piccolo fotovoltaico, quello che si utilizza nei tetti delle case, non interessa la criminalita”. Lo ha detto a Messina il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, rispondendo ai giornalisti sull’arresto del deputato regionale del Pd, Gaspare Vitrano, accusato di concussione per avere intscato una tangente per un impianto fotovoltaico.

Sulla vicenda di Vitrano, però, Lombardo invita alla cautela: “Oggi sono tutti a lapidare, ma sentiamo anche Vitrano e prima di commentare aspettiamo di vedere cosa emergerà dalle indagini della magistratura”. Lombardo ha sottolineato che per guidare in Sicilia il settore dell’energia “abbiamo nominato, ben prima di questa vicenda, il capo dell’antiracket nazionale (Giosué Marino) e abbiamo assicurato una dirigenza esterna nuova che non ha quei legami che il tempo costruisce con certi settori che operano illegalmente”.
 

.

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Guida sicura: a cosa stare attenti in estate?

L'estate è una stagione di svago e avventure, con le sue giornate lunghe e il clima caldo che invogliano a viaggiare e trascorrere più tempo all'aperto. Tuttavia, con l'aumento del traffico e le condizioni stradali a volte...