(presentatosi con l’alias Chokow), poiché inosservante di un ordine di espulsione dall’Italia a lasciare il territorio dello stato disposto dal questore di Bologna. I militari lo hanno sorpreso nei pressi dell’abitazione della sua compagna italiana, un’operaia mazarese di 46 anni, che gli dava ospitalità clandestina. Dopo la direttissima e la convalida dell’arresto, l’extracomunitario irregolare è stato avviato alle procedure di espulsione dal territorio dello stato.
È stato tratto in arresto anche il 63enne mazarese, nullafacente e pluripregiudicato, Lungaro Vincenzo, destinatario di una condanna a 1 anno e 6 mesi di carcere emessa dal tribunale di Marsala, poiché riconosciuto colpevole dei reati di ricettazione e violazione della sorveglianza speciale cui si trovava sottoposto. I fatti sono stati accertati la scorsa estate quando i militari dell’Arma lo avevano fermato nelle campagne tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, all’atto in cui trasportava elettrodomestici, attrezzi agricoli e varie suppellettili, poi risultate provento di vari furti con scasso in danno di caseggiati rurali ed abitazioni residenziali estive della zona. L’arrestato è stato associato al carcere di Marsala, dove dovrà espiare l’intera pena, essendo stata rigettata l’istanza al beneficio dell’affidamento in prova.
La Procura della Repubblica di Marsala ha denunciato a piede libero 11 persone ritenute singolarmente responsabili della ricettazione di telefoni cellulari, provento di vari furti con destrezza o scippi commessi negli scorsi mesi a Mazara del Vallo. I denunciati sono stati infatti individuati come coloro che hanno acquistato, a prezzi ridottissimi rispetto al reale valore di mercato, i telefonini rubati. Tra essi compaiono: due casalinghe mazaresi di 45 e 30 anni incensurate (F.Z. e M.Q.), un commerciante mazarese incensurato 44enne; uno studente mazarese 21enne incensurato; sette cittadini tunisini regolari domiciliati a Mazara del Vallo, operai o nullafacenti, tutti pregiudicati.