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11/03/2011 14:01:33

Una scuola su tre in Sicilia è a rischio

Il 66,5 per cento delle scuole in Sicilia necessita di interventi di manutenzione urgenti, oltre il 95 per cento è in aree a rischio sismico e solo il 29 per cento possiede il certificato di agibilità. Questi sono i dati riportati nel «Rapporto Ecositema Scuola» di Legambiente presentato oggi a Roma e stilato tenendo conto di alcuni parametri (agibilità statica, prevenzione incendi, manutenzione, risparmio energetico, fonti rinnovabili, aree verdi, cibi biologici e raccolta differenziata dei rifiuti).

I DATI - Scopo dello studio nazionale è fare una graduatoria di qualità, vivibilità e sicurezza del patrimonio immobiliare delle scuole siciliane. I dati sono raccolti con autocertificazioni dei Comuni e delle Province, attraverso un questionario o interviste telefoniche. Per quanto riguarda la qualità delle scuole dell’obbligo, dopo Agrigento al 51esimo posto c'è Caltanissetta, Ragusa al 68esimo, Enna al 70esimo, Trapani al 75esimo, Palermo al 76esimo, Catania al 78esimo e Messina all’81esimo (penultimo posto). Siracusa è nella lista dei comuni «bocciati» per non aver fornito i dati richiesti.

INVESTIRE IN MANUTENZIONE - Per Legambiente «oltre alle scarse e discontinue risorse finanziarie messe a disposizione, mancano una programmazione e una pianificazione a medio e lungo termine, che permettano di analizzare i bisogni del patrimonio edilizio scolastico nella sua complessità ed interezza». «Investire nella manutenzione e nel rinnovamento degli edifici scolastici», precisa, «deve rappresentare una priorità nell’agenda politica del governo regionale. Il complesso degli interventi potrebbe costituire il più grande cantiere dell’isola». Infine, «sulla base della legge 2008, che prevede la riduzione nel triennio 2009/2011 del numero di insegnanti e del personale non docente, oltre a costare, il taglio di altri 2.534 insegnanti, comporterà aule più affollate oltre i limiti imposti dalle norme tecniche sull’edilizia scolastica e da quelle sulla sicurezza nei posti di lavoro e sulla prevenzione incendi».

SCUOLE NON «ECOSOSTENIBILI» - Dal Rapporto emerge inoltre, lo scarso utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, solo l’8 per cento delle scuole siciliane, infatti utilizza energia così ricavata. «La diffusione del fotovoltaico sui tetti degli edifici scolastici stenta a raggiungere un livello adeguato». Ancora più in basso le città siciliane nella graduatoria delle buone pratiche, che mette in evidenza i servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche e l’avvio di pratiche ecocompatibili. Enna, la prima delle città dell'isola, è alla 53esimama posizione, Caltanissetta alla 56esima, Ragusa alla 58esima, Palermo alla 64esima, Trapani alla 71esima, Agrigento alla 72esima, Catania alla 75esima e Messina alla 81esima, in penultima posizione. Per quanto riguarda il rischio (i comuni in cui il livello di attenzione sull’edilizia scolastica è più basso), Trapani è al secondo posto seguita da Catania, Messina, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Agrigento e Enna al 67esimo posto.