"L’inaugurazione della nuova stagione politica fortemente voluta dal Presidente dell’UDC, on. Casini, volta a coinvolgere sui valori condivisi fondanti la Nazione tutte quelle realtà che, con caparbietà e consapevole coscienza civile, hanno da sempre lavorato per un paese diverso e certamente migliore di quello attuale, votato alla deriva populista e smarrito verso un futuro di macerie non solo istituzionali, è stata capace di ridare forza a quanti ancora
oggi credono in un’altra Italia". Lo scrive in una nota il coordinamento provinciale dell'Udc di Trapani.
"E’ stata una scelta certamente coraggiosa e non priva di insidie, ma ha costituito la chiave di volta per far ritrovare una comunione d’intenti tra donne e uomini che sono portatori di esperienze diverse perché incarnano non soltanto i principi ed i valori della migliore tradizione cattolica ma anche quelle laiche e liberali".
"Tale novità, com’è ovvio, ha provocato difficoltà ed incomprensioni spesso determinate dalla necessità di trovare il punto di equilibrio tra le diverse culture politiche così riunite, che si sono dovute sforzare non poco nel ricercare le linee guida del reciproco rispetto".
"L’Udc verso il Partito della Nazione nella provincia di Trapani, in questa delicata fase, ha cercato di rispondere al meglio alle ragioni della nuova stagione politica che, in virtù del momento, è quanto mai più importante delle aspettative e delle velleità dei singoli".
"Ha tuttavia dovuto registrare la protervia di quanto non hanno compreso che la nuova forza politica non poteva soffrire dell’influenza di tanto pretese quanto ingiustificate rendite di posizione".
"Le diverse dinamiche interne della nuova forza non le avrebbero potute soffrire ovvero tollerare perché esse avrebbero costituito una pericolosa quanto odiosa zavorra, inevitabilmente capace di pregiudicare il progetto politico proposto ed il potenziale favorevole impatto sulla società".
"Purtroppo, tra quanti non si sono resi conto della nuova realtà politica si deve annoverare anche il Presidente della Provincia Regionale di Trapani, nei confronti del quale non si è certo stati avari di sollecitazioni ed inviti a rivedere gli incompatibili suoi arroccamenti su posizioni giudicate inconciliabili con il quadro politico interno e, fatto non secondario, con le aspettative del territorio".
"Al Presidente Turano è stata chiesta unicamente una dichiarazione politica pubblica e formale di adesione al partito, al progetto dell’Udc verso la Nazione, del Nuovo Polo ed ai principi che ne ispirano la linea politica nazionale, regionale e provinciale".
"In mancanza della stessa il Presidente della Provincia Regionale di Trapani si è posto fuori dal partito e non possiamo che prenderne atto ed assumere le iniziative politiche consequenziali".
Turano ha replicato così: “Agli amici dell'Udc dico che il partito si costruisce tutti insieme, da Turano alla Millocca. Bisogna lavorare all'unità ed è quello che spero faranno". E ancora: "Ho sempre detto di essere dell'Udc. E' dunque chiaro - aggiunge - che la nota di Pompeo e Adamo mi appare fuori luogo. Continuerò ad amministrare così come ho fatto finora.Sono il presidente della provincia che segna un aumento del 35% dell’indice di crescita del turismo. Sono il presidente che ha contribuito al rilancio dell’aeroporto di Birgi, oggi collegato a 45 capitali europee. Sono il presidente che ha trovato nelle casse della Provincia 50 milioni di euro e che ha messo mano al pagamento dei debiti. Sono il presidente che ha presentato bilanci trasparenti”. E quindi?