La Soprintendenza comunica che sono venuti alla luce un impianto termale perfettamente conservato inglobato nelle imponenti fortificazioni alte più di due metri e una porta monumentale di accesso alla città dal porto, e un ulteriore tratto del decumano massimo (nella foto). I lavori, finanziati dal Comune di Marsala, con la direzione del geom. Parrinello e del dirigente di settore lavori pubblici, ing. Francesco Patti, sono stati seguiti in cantiere dagli archeologi, dott. Pierfrancesco Vecchio e dott.ssa Paola Palazzo e si sono svolti in area demaniale. Responsabile della campagna di scavi è la dottoressa Giglio: “Le aree di scavo archeologico all’interno del parco di Capo Boeo hanno interessato punti nodali della topografia della città antica, relativi all’abitato, alle strade che delimitavano gli isolati e alle fortificazioni costiere”.
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