L’azione era stata talmente rapida che la vittima non aveva nemmeno visto in faccia i malviventi ed aveva dunque sporto denuncia contro ignoti. Ma le successive indagini hanno permesso di identificare i due malviventi in: N.C., manovale mazarese di 23 anni già pregiudicato (scippatore materiale), ed A.G. disoccupato mazarese di 19 anni con soli precedenti di polizia (conducente del mezzo). Entrambi sono ora accusati del reato di “Furto con strappo, in concorso” e l’Autorità Giudiziaria – dopo aver vagliato le loro posizioni – deciderà se mandarli a processo a piede libero o sottoporli frattanto ad una misura cautelare.
Inoltre, il proseguo delle indagini ha permesso ai Carabinieri di individuare anche il ricettatore del telefono cellulare, appartenuto alla vittima e che era l’unico bene di valore contenuto all’interno della borsetta scippatale, che invece è stata gettata in mare dopo l’azione predatoria. Si tratta di M.Q., marittimo mazarese di 21 anni incensurato, che avrebbe acquistato il telefonino rubato, pagandolo agli scippatori con due “stecchette” di hashish ( vale a dire 5 - 6 dosi). Quest’ultima circostanza conferma l’ipotesi investigativa degli inquirenti, secondo la quale, la maggior parte dei piccoli e diffusi reati predatori viene commessa da tossicodipendenti o comunque da soggetti gravitanti negli ambienti degli stupefacenti. Anche M.Q. è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Marsala, ma la sua accusa è di “Ricettazione” e “Cessione di sostanze stupefacenti”.