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21/02/2011 05:31:18

Addio al "Podere Badia" dell'Agrario di Marsala. La Provincia vuole cementificare

E’ la denuncia che viene dal consigliere provinciale Ignazio Passalacqua, ma la conferma viene dallo stesso Presidente, Mimmo Turano. In pratica, la Provincia ha deciso di correre ai ripari rispetto all’annosa questione dell’edilizia scolastica, ma lo fa – forse – nel peggiore dei modi, aggredendo il podere Badia, lo storico campo scuola dell’Istituto Agrario.
L’iter è già cominciato da un po’ di tempo. Già la settimana scorsa Turano stesso – in una delle sue rarissime visite a Marsala – ha fatto un sopralluogo nell’area dove vorrebbe costruire degli edifici scolastici, accompagnato dal Sindaco di Marsala, Renzo Carini, dall’assessore ai lavori pubblici di Marsala, Pino Milazzo, e dal dirigente dell’Istituto Agrario, Domenico Pocorobba. “Non verranno compromessi gli scopi agricoli e vitivinicoli dell’area” assicurano alla Provincia. Ma c’è da fidarsi? E soprattutto, è questo il modo di rispondere alle giuste lamentele che arrivano alla Provincia per i costi esagerati dell’edilizia scolastica? E perché si è lasciata perdere l’area che era stata opzionata ad Amabilina per la costruzione del nuovo Istituto Commerciale?
Se lo chiedono in tanti. Oltre a Passalacqua, anche l’associazione “Fare Ambiente” ha mosso critiche alla scelta di Turano. E sul piede di guerra è anche il Consiglio d’Istituto dell’Agrario, che non vorrebbe concedere i terreni alla Provincia.

«Già nel recente passato quei terreni sono stati obiettivo di interessi speculativi non meglio chiariti - dice Passalacqua - Il Podere Badia è uno dei pochi polmoni verdi a poca distanza dal centro città, un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica e uno dei pochi siti in cui si pratica una fervida ricerca scientifica nel settore agricolo e vitivinicolo. Un luogo da valorizzare al meglio delle sue specificità e non devastare con nuove colate di cemento armato. L'amministrazione Turano, con l'assessore marsalese all'edilizia scolastica Mariano Savalla, dovrebbe pensare a un piano per l'edilizia scolastica che ottimizzi le risorse esistenti e immediatamente disponibili. Alcuni mesi fa - aggiunge - presentammo un ordine del giorno per chiedere la ristrutturazione del vecchio ospedale San Biagio da destinare a nuova e unica sede dell'Istituto Commerciale e l'ASP attraverso un documento ufficiale aveva anche dato la disponibilità alla cessione di quei locali»..
«Nel centro storico esistono edifici che potrebbero ospitare gli istituti con enormi vantaggi per le pubbliche amministrazioni - conclude - oltre al vecchio ospedale anche il Tribunale, per ora sede effettiva ma a breve disponibile in seguito alla realizzazione del nuovo Tribunale di Sappusi, l'edificio di Via Fici, l'edificio di Via Eliodoro Lombardi. Così la Provincia abbatterebbe i costi di affitto degli edifici, avrebbe una soluzione e un risparmio».

Una voce a favore della cementificazione del podere Baida viene dal consigliere Giuseppe Angileri (Mpa), che evidenzia come la Provincia, proprietaria dell'area (si eviterebbero, così, le lungaggini di eventuali espropri di terreni privati), abbia già chiesto al Comune l'approvazione della relativa variante urbanistica. Angileri è cosciente del fatto che “la localizzazione del costruendo campus scolastico contrasterebbe con la funzionalità legata alla utilizzazione per scopi didattici e metterebbe a repentaglio la fruizione per scopi agricoli e vitivinicoli». Ma per Angileri la Provincia non può continuare a pagare «esosi affitti» per dare un tetto a diverse scuole superiori della città. E per questo, sostiene, «l'iniziativa merita la dovuta attenzione e in mancanza di soluzioni alternative apprezzabili porterebbe notevoli vantaggi all'ente Provincia, risolvendo definitivamente il problema locali scolastici a Marsala, che da decenni attende la realizzazione dell'edificio per l'istituto commerciale».
Il consigliere provinciale spiega, poi, che la sua preoccupazione «nasce dalle difficoltà di reperire aree idonee per la realizzazione di edifici scolastici, conoscendo la tempistica per elaborare studi di fattibilità, progetti e quant'altro la burocrazia così lenta e faraginosa porterebbe ad allungare i tempi in maniera irreversibile rispetto alle esigenze di consegnare edifici alla popolazione scolastica marsalese».
Per “Fare Ambiente” la scelta della provincia è “Una chiara ed evidente offesa, non solo al fondatore ed ai suoi illustri professori e presidi che nei decenni si sono susseguiti, ma anche al sistema agricolo, forza economica trainante per la città di Marsala e per il suo territorio. Abele Damiani, sindaco di Marsala nel 1861, garibaldino, parlamentare nominato commissario per la Sicilia per l’inchiesta agraria “oggi, nell’apprendere questa notizia, si rivolterebbe nella tomba”. Il Podere Badia è stato fondato nel 1897 come “scuola d’agricoltura” annessa all’Istituto Agrario. E’ esteso 18 ettari davanti al panorama delle Egadi e dello Stagnone. Attualmente il podere Badia è coltivato a vigneto, ortaggi, seminativo e in colture protette (serre).
Scrive Fare Ambiente: “Noi riteniamo che il podere Badia, andrebbe potenziato e mantenuto in vita per attività didattiche e di rappresentanza, non solo per la città, ma anche per l’intera provincia.
Di fatto, il podere Badia, racchiude in se tutte le caratteristiche di un “oasi perfetta”, per piante e uccelli migratori (che possono nidificare tranquillamente), ma soprattutto rappresenta un polmone “verde” per la città e di salvaguardia per tutte le biodiversità attualmente esistenti.

Quello che certo è che la Provincia si è accorta del Podere Badia solo ora che si tratta di costruire. Più volte è stata sollecitata sui diversi problemi dell'Istituto Tecncico Agrarip. Un anno fa il il Consigliere provinciale PD Edoardo Alagna presnetò  un’interrogazione al Presidente della Provincia per sapere se avesse  già predisposto tutti gli atti utili alla ristrutturazione del muro di recinzione del Podere Badia dell’Istituto Agrario di Marsala e se, in caso contrario, avesse a intenzione di  avviare le procedure per gli interventi di ristrutturazione.