Una necessità avvertita anche per motivi di sicurezza, oltre che di praticità, dal momento che il luogo - che secondo i richiedenti ha già privato la città della pista per i pattini e dello spazio in cui molti si divertivano con il modellismo - non è più affatto riservato alle sole auto, ma è diventato invivibile e sempre pieno di camper, per la maggior parte di proprietà di zingari che, sembra, non solo occupano gli spazi riservati alle auto, ma tolgono ai cittadini tranquillità e fiducia impedendo loro di sostare i mezzi soprattutto di notte. «Non vorremmo farne una questione di discriminazione - dice, a nome dei tanti altri, Piero Curatolo - ma davvero il parcheggio ha perso la sua funzione originaria e la gente si sente privata di una certa tranquillità necessaria a di uno spazio cui ha diritto dal momento che tutti noi paghiamo la tassa automobilistica per la quale, di conseguenza, abbiamo anche diritto alla sosta. Va bene fare a meno della pista per i pattini, va bene fare a meno di un'area dove impiegare il tempo libero con qualche hobby che è stato anche praticato a lungo lì, ma non va bene vedersi usurpare il diritto alla serenità. Speriamo che l'amministrazione intervenga tenendo conto di questa richiesta espressa in modo unanime».