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17/02/2011 05:14:03

Germanà: "Per l'omicidio Rostagno imboccai subito la pista mafiosa"

dell'omicidio di Mauro Rostagno che si svolge davanti ai giudici della corte d'assise di Trapani. Rispondendo alle domande del pm Antonio Ingroia, titolare dell'inchiesta, Germana' ha detto che ''l'auto usata dai killer fu rubata almeno sette mesi prima a Palermo e tenuta nascosta fino al giorno del delitto. I sicari erano almeno due e due sono le armi utilizzate''. L'auto dei killer, bruciata, fu trovata il giorno dopo l'omicidio nelle campagne del Trapanese. Secondo il poliziotto il luogo del ritrovamento ''era stato perlustrato la notte del delitto, ma la vettura non c'era''. Anche alla luce di questi episodi, Germana' ha spiegato che ''il gruppo di fuoco che uccise Rostagno era qualificato e organizzato''. "Dalla prima fase di indagine concludemmo - ha ribadito Germanà - che era probabile la pista mafiosa, ma senza l'individuazione dei possibili responsabili; raggiungemmo la conclusione che a sparare furono in due, con un fucile per arrestare la marcia dell'auto di Rostagno (una Duna di colore bianco ndr) e una pistola per commettere l'omicidio"

"Tutti sperano che la giustizia trionfi e l'inizio di questo processo è il trionfo della giustizia" ha dichiarato Germanà.  "E' per me un'emozione grande essere qui oggi, in questa città e in occasione di questo processo", ha aggiunto Germanà. " .

In apertura dell'audizione Germanà ha ricordato di essere stato dirigente della Mobile di Trapani dal 1987 al 1991 e di essere stato trasferito successivamente in Sicilia orientale per poi ritornare nel '92 a Mazara del Vallo come dirigente del commissariato; il 14 settembre di quell'anno, come ricordato dallo stesso Germanà, avvenne l'attentato "e per motivi di sicurezza fui trasferito a Roma". Il questore ha anche descritto la figura di Rostagno, sottolineando che "i fatti di mafia costituivano per lui l'occasione per trattare certe tematiche: faceva servizi giornalistici di denuncia per risvegliare coscienze, stimolava lo spirito critico su quello che era il fenomeno mafioso nel territorio e si occupava anche di malcostume e della cattiva amministrazione della cosa pubblica; era sicuramente un giornalismo di rottura".

Ecco un servizio di Rai News 24