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16/02/2011 11:42:35

Università di Palermo: stretta sugli studenti fuori corso

 quinquennali dovrà laurearsi entro il marzo del 2014. Sempre secondo il provvedimento, che il rettore assicura essere stato approvato per il bene dei ragazzi, gli studenti delle nuove lauree triennali dovranno concludere il corso entro il quarto anno fuori corso. Il rischio, per chi non rispetterà la tabella di marcia, è quello di vedere annullarti gli sforzi, e gli esami, compiuti.

PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA - La decisione dell'ateneo è seguita ad un'indagine interna che avrebbe accertato come su circa 62mila iscritti a Palermo, i fuori corso siano ben 35 mila. Troppi. Ma i ragazzi non ci stanno e sono pronti a tornare in piazza. Due i fronti della protesta: da un lato la decisione del Senato accademico sui fuori corso, dall’altro la costituzione della Commissione Statuto che si occuperà di riscrivere la «carta fondativa» dell’università adeguandola alle nuove disposizioni di legge della riforma Gelmini.

ASSEMBLEA - Su questi temi si discuterà giovedì pomeriggio nell’assemblea che si terrà a Lettere. «Gli studenti fuori-corso pagano già un’enormità di tasse a fronte di servizi scadenti», spiega Giorgio Martinico, studente di Lettere e leader della protesta studentesca contro la riforma Gelmini, «e inoltre, da nessuna parte, al momento dell’immatricolazione, vi era scritto dell’esistenza di limiti temporali per laurearsi. Quando si è fuori-corso, difficilmente lo si è per la sfrenata voglia di vegetare all’università: gli universitari sono oggi giovani precari, costretti molto spesso a lavorare e a darsi da fare ben oltre il semplice studio accademico».