All’incontro, che si terrà a Palermo, sarà presente una delegazione formata da rappresentanti dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e dell’azienda, dal Presidente del Consiglio Provinciale nonché dalla Deputazione regionale trapanese.
Sono ormai due settimane che i lavoratori del Cantiere hanno proclamato uno sciopero e stanno presidiando l’ingresso dello stabilimento. Secondo l'azienda, stanno "pregiudicando, di fatto, il diritto-dovere dell’Azienda di garantire le condizioni minime di sicurezza e l’essenziale gestione dei processi amministrativi". Scrivono i titolari del Cantiere Navale di Trapani: "Questa situazione ,che pare giunta ad una condizione di stallo, presenta aspetti del tutto paradossali visto che il 60% del personale “ scioperante” riceve , in ogni caso - dallo Stato -, il contributo integrativo essendo stato posto in precedenza in CIG. In secondo luogo, già il pomeriggio del giorno 8 febbraio, precedentemente convocato dall’Azienda, ed in prosecuzione della riunione in Prefettura, si è tenuto un incontro tra le parti a cui non ha fatto seguito alcuna risposta da parte dei sindacati. A questo proposito, si precisa che nulla è servito il chiaro invito di Sua Eccellenza il Prefetto a sospendere la manifestazione in presenza di una concreta iniziativa di mediazione. Si assiste, invece, ad un crescendo di iniziative che cercano di coinvolgere Istituzioni e rappresentanze politiche che stanno determinando una migrazione della disposta sede di confronto che rimane , inequivocabilmente, quella tra Azienda ed OO.GG. Riteniamo, invece, che proseguire esclusivamente sulla strada intrapresa abbia come unico risultato il progressivo deterioramento della situazione e delle possibilità di affrontare la crisi , pertanto, il senso di responsabilità impone che le OO. SS. rientrino nel proprio ruolo di rappresentanza nei confronti dell’unico interlocutore , l’Azienda, per continuare la trattativa già avviata".