private e che disegnino, soprattutto, e con maggiore nettezza la strada da percorrere per il prossimo futuro. È innegabile che il +15 per cento di presenze turistiche ed in quest’ambito il +53 per cento di stranieri è il risultato di azioni sinergiche, come dimostrano anche le provenienze: americani, giapponesi, australiani e israeliani, grazie alle numerose navi da crociera visitano oggi il centro storico del capoluogo che, va ricordato, è stato ricongiunto urbanisticamente con il suo fronte al mare portuale grazie ai lavori svolti in preparazione dell’America’s Cup e grazie ai numerosi interventi dell’allora Autorità Portuale. Entrambe frutto delle intuizioni politiche e tradotte in opportunità concrete dal sen. d’Alì. Bene hanno fatto imprenditori privati a cavalcare quell’onda lunga determinata dall’eco internazionale che Trapani ha avuto ben oltre il mondo della vela, e che ancora oggi è motivo di attrattiva. Bene ha fatto l’amministrazione comunale che ha continuato ad operare con attenzione nella riqualificazione del centro storico. Bne hanno fatto quanti hanno investito nella ricettività alberghiera ed extralberghiera cresciute proporzionalmente alla richiesta di posti letto.
Il resto del flusso turistico, di matrice europea, va riconosciuto con altrettanta onestà intellettuale, è frutto di un altro intervento infrastrutturale: l’ammodernamento dell’aerostazione di Birgi, avviato nel 2006 dall’allora presidente della Provincia Regionale e ben proseguito con il completamento delle opere dall’attuale amministrazione Turano, di cui mi onoro di fare parte attiva nella prosecuzione di queste strategie di sviluppo. Se oggi gli aerei di Ryanair, danno una sostanziale spinta al quel +53 per cento di stranieri ed al +15 nel dato aggregato, lo si deve all’impegno profuso dalla politica nel recuperare quei 19 milioni di euro che il POR aveva destinato allo scalo di Birgi e che stavano per essere persi. L’avere recuperato dai cassetti quei progetti, averli affidati a manager di provata esperienza recuperando il rapporto di fiducia con gli organismi di controllo, l’avere attivato il primo contatto con la compagnia irlandese leader dei voli Low Cost, sono stati gli elementi prodromici (guarda caso attivati ancora dal senatore d’Alì) del successo che oggi registriamo.
Bene sarebbe, ora, mettere mano alla possibilità di potenziare i trasporti all’interno della nostra provincia creando quei sistemi intermodali che il moderno turismo e le contemporanee esigenze di mobilità richiedono: penso per esempio ad un collegamento ferroviario tra il capoluogo, l’aeroporto, la città di Marsala ed il resto del bacino turistico della provincia, da Selinunte a Castellammare.
È bene ricordare ciò non solo per amore di verità, ma per ristabilire soprattutto un principio. Se si lavora programmando e immaginando di mettere a rete le potenzialità di sviluppo del territorio, in sinergia tra pubblico e privato, il successo è possibile: lo dimostrano i numeri. Recuperare ogni giorno con convinzione questa fiducia, tradurla in una cultura diffuso tra gli imprenditori, farla divenire patrimonio della classe dirigente è il compito della politica. Troppo spesso lo dimentichiamo.
Cettina Spataro
ASSESSORE PROVINCIALE AL TURISMO, COMUNICAZIONE,
CULTURA, STRUTTURE RICETTIVE TURISTICHE