Lo ha dichiarato Nicola Lisma, liquidatore della società, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi due lettere minatorie, che lo intimavano a lasciare il ruolo che ricopre ed a pensare alla propria famiglia.
"Acuire le contrapposizioni politiche – aggiunge Lisma - non serve a nulla se non a creare un clima di ulteriore difficoltà nella già complicata gestione della società. Quella in cui siamo, è una delicata fase di transizione che porterà alla costituzione delle SRR ed alla conclusione della gestione in house della raccolta dei rifiuti nel nostro Ambito. Nei prossimi giorni si affronteranno tematiche di grande rilievo sociale, si deciderà il destino di molti lavoratori e degli stessi Comuni, considerato che per come previsto dalla L.R. 09/2010 dovranno accollarsi nei propri bilanci i debiti dell’ATO scaturenti anche dal mancato introito della TIA. Oggi è importante che i comuni soci abbiano un atteggiamento più responsabile, se gli stessi non verseranno nelle casse della Belice Ambiente quanto ancora dovuto per il servizio svolto nel 2010, ripiomberemo nell’emergenza igienico-sanitaria del territorio. Sono ancora oltre 9milioni di euro – conclude Nicola Lisma - le somme che la società deve riscuotere a saldo del servizio reso nel 2010 e poterne disporre eviterebbe il blocco del servizio e gli scioperi del personale".