Valderice: Iovino scrive ai consiglieri e sollecita il dialogo politico

Camillo Iovino prova a ricostruire la maggioranza appellandosi al senso di responsabilità di ciascun consigliere perché sperimenti con onestà intellettuale la strada del dialogo con l’UDC o con quanti vogliano dare il loro contributo all’amministrazione.
Lo ha fatto con una lunga lettera indirizzata ai consiglieri del PDL, Vincenzo Iovino, Pietro Tosto, Giovanni Fontana, Silvana Urso, Alessandro Pagoto; al consigliere del MPA, Rino Grammatico; al consigliere della API, Salvatore Colomba; al consigliere di Forza del Sud, Giuseppe Di trapani.
Iovino non nasconde che "sono stati anni di duro lavoro, appesantito dalle mille difficoltà tra le quali, in primo luogo, l’assegnazione alla nostra coalizione di soli dieci seggi" ma rivendica anche le capacità di una amministrazione che ha «affrontato con successo la sfida sulla capacità di proposizione di progetti infrastrutturali che, da anni ormai, questo territorio richiedeva».
Ciò che Iovino chiede ai consiglieri è "uno sforzo comune per poter recuperare un dialogo con gli ex alleati» e immaginare una nuova maggioranza «che possa essere, anche, viatico per le prossime amministrative […] in alternativa al PD".
La lettera prelude ad una serie di incontri, almeno auspicati, che recuperino il livello politico del dialogo, senza infingimenti; il sindaco infatti afferma: «Non intendo sottoscrivere accordi sottobanco. La via maestra è quella del confronto aperto e pubblico con i partiti politici che abbiano il coraggio di non tirarsi indietro e di assumersi le proprie responsabilità». Apertura completa anche da parte dell’esecutivo: "Ogni assessore – scrive il sindaco – […] è pronto a fare un passo indietro affinché si possa sgomberare il campo da inesistenti interessi di poltrona".
La sfida, conclude Iovino, è decisiva perché "oggi più che mai è tempo di responsabilità e confronto. Il prossimo bilancio, con i tagli preannunciati e definitivi, dovrà portarci a decisioni importanti. Saremo chiamati a decidere e partecipare ad una profonda mutazione dell’assetto organizzativo del Comune imprimendo velocità ai processi di riorganizzazione della spesa pubblica per conseguire obiettivi di sostenibilità e di efficienza".