Quantcast
×
 
 
12/02/2011 09:23:39

Lettera aperta a Matteo Messina Denaro

 

2 – Una soffiata confidenziale lo dava rintanato in una camera segreta di un noto Hotel di Marsala.

Di prima mattina gli uomini della Dia di Palermo hanno tratto in arresto il titolare dell’Hotel, che subito ha dato indicazioni sul nascondiglio segreto ricavato fra le stanze del suo locale.

Aprono con le seconde chiavi e sorprendono il Matteo ancora nel sonno. Ma è lesto di cervello e di mani, tenta una disperata resistenza impugnando una pistola. Viene disarmato, ammanettato e dato in pasto ai fotografi raccolti fuori dall’Hotel.

Il 41 bis gli garantirà un altro tipo di soggiorno a spese dei contribuenti.

 

3 – Il maresciallo stentava a credere ai propri occhi. Era proprio lui: il pluriricercato Matteo Messina Denaro. E si presentava così, di notte, da solo, stanco.

E raccontava della sua crisi esistenziale che lo rendeva triste da oltre sei mesi.

Aveva chiesto a un suo gregario una Bibbia e un Corano, aveva tanto tempo libero e voleva approfittarne per capire che tipo di messaggio si nascondesse in questi libri.

Ora confessa di essere stato subito colpito dalla figura del Gesù che scaccia i mercanti dal tempio.

Si è sentito come uno di quei mercanti, e la notte successiva – confessa ora al maresciallo – ha sentito sulle sue spalle i colpi di quella corda intrecciata da Gesù.

Non poteva farcela piu’,  lo sentiva presente dovunque andasse. Vinto da quel passo del vangelo.

Così finisce la storia di un criminale e comincia la storia di un uomo nuovo e libero nel suo spirito.

Pronto a pagare.

 

Franco D'Amico