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09/02/2011 08:09:53

Cantieri Navali di Trapani, sciopero ad oltranza: "Licenziamenti inaccettabili"

E’ la netta presa di posizione dei segretari provinciali della Fiom – Cgil, della Fim – Cisl, della Uilm – Uil e dell’Ugl Metalmeccanici, che, con una nota, contestano fermamente la decisione dei dirigenti del Cnt di avviare un “piano di ristrutturazione aziendale” che prevede la riduzione della forza lavoro.
Il licenziamento degli operai, comunicato ieri dai rappresentanti del Cantiere navale di Trapani durante un incontro in Prefettura con i sindacati e ribadito, sempre nella giornata di ieri, durante un incontro in azienda, fa seguito allo sciopero dei lavoratori che, dal 3 febbraio scorso, hanno deciso di protestare contro il mancato pagamento degli stipendi arretrati.
Per i sindacati, il percorso da intraprendere, per abbattere i costi e uscire dalla crisi che attraversa il settore, non è certo quello del licenziamento dei lavoratori ma, come suggerito anche dal Prefetto di Trapani, il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria o alla cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi di settore, che consetirebbe all’azienda di abbattere i costi del 100 per cento.
“L’utilizzo degli ammortizzatori sociali – affermano i segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e dell’Ugl Metalmeccanici – sarebbe, se ci fosse la volontà da parte dell’azienda, l’unica vera alternativa per rimettere in moto il Cantiere navale, azienda simbolo per i metalmeccanici della provincia di Trapani poiché oltre alla forza lavoro interna alimenta un indotto di circa 400 operai”.
I rappresentanti del Cantiere navale di Trapani sembrano però non voler fare alcun passo indietro.
Nella tarda serata di ieri, durante l’incontro in azienda con i sindacati hanno, infatti, ribadito che non vi sono margini di trattativa e hanno annunciato che avrebbero provveduto al pagamento degli stipendi arretrati a condizione che le organizzazioni sindacali condividano il piano di ristrutturazioni aziendale.
“La richiesta di condividere un piano di ristrutturazione aziendale che manda a casa gli operai – hanno concluso i sindacalisti – è improponibile. Siamo noi, oggi, a chiedere ai rappresentanti del Cantiere navale senso di responsabilità”.
Intanto, prosegue lo sciopero dei lavoratori che domattina, alle 9, sostenuti dai sindacati, si ritroveranno in piazza Vittorio Veneto (davanti la Prefettura), per difendere il diritto al mantenimento del posto di lavoro.
 

09,00 - Fallita la proposta del prefetto di Trapani, Marisa Magno, di avviare le procedure di cassa integrazione per gli operai del Cantiere navale. È stata, infatti, respinta dalla società che intende ridurre il personale del 60%, procedendo, quindi, a licenziamenti. Lo sciopero dei settanta lavoratori, intanto, prosegue ad oltranza.

Lo sciopero era cominciato qualche giorno fa dopo il mancato pagamento di tre mensilità da parte dell'azienda. I lavoratori hanno dato vita da giovedi' a un sit-in di protesta e sono in presidio permamente davanti ai cantieri.
 



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