Il dispositivo, votato all’unanimità, è frutto della fusione di due documenti distinti presentati alla Presidenza dal Consigliere Regionale della Lombardia Pippo Civati e, a seguire, dai Segretari Regionali e sancisce che le candidature al Parlamento Italiano dovranno essere sottoposte a primarie o ad ampie consultazioni. Il Partito Democratico darà quindi la possibilità ai suoi elettori di scegliere i propri Parlamentari. Questo dato è importantissimo per una regione come la Sicilia dove, nell’ultima tornata elettorale sono stati aspramente criticati metodo e merito della formazione delle liste. La Sicilia deve adesso iniziare una discussione seria sulla ripartizione dei seggi eliminando la diabolica deformazione per cui ad alcuni territori non sono andati parlamentari e alle aree metropolitane sono andati la maggioranza degli eletti. In un momento in cui i piani alti del Partito, anche quello Siciliano, cercano di ridimensionare il ruolo delle primarie, l’Assemblea Nazionale ha avuto il coraggio di dire basta a queste discussioni sterili ed estendere l’istituto delle primarie anche alla scelta dei Parlamentari. Il Partito Democratico continua, quindi, a svolgere il ruolo di cerniera tra istituzioni e società mettendo cittadini ed elettori al centro della scelte.
Anna Maria Angileri, Assemblea Nazionale PD