E' questo il modello virtuoso costituito dal progetto di riorganizzazione delle 12 cantine sociali aderenti a Cantine Trapanesi Riunite srl, approvato dall'assessorato regionale Risorse agricole e alimentari nell'ambito dell'intervento "Riorganizzazione del sistema cooperativistico vitivinicolo siciliano" e presentato ieri, a Palazzo dei Normanni, in una conferenza promossa da Legacoop Agroalimentare Sicilia, Ctr e Confcooperative. "E' una giornata storica - ha esordito il presidente di Legacoop Sicilia Elio Sanfilippo - Di fronte alla crisi dell'agricoltura siciliana e in particolare del settore vitivinicolo, oggi illustriamo un progetto di prospettiva strategica per rilanciare il comparto vitivinicolo in Sicilia. Queste cantine consorziate hanno fatto un'operazione di riconversione e adeguamento e rinnovamento dal punto di vista tecnico, professionale e manageriale. Saranno in grado, tramite l'unificazione di alcuni servizi, di ridurre i costi, ma anche di avere un prodotto di qualita' piu' competitivo nel mercato in un momento in cui nuovi mercati si aprono come la Cina, l'India e la Russia. E queste cantine sociali si candidano tutte insieme a far diventare il vino siciliano il prodotto piu' apprezzato nel mondo". Ctr srl, che a breve si appresta a diventare spa, e' una societa' di capitali che raggruppa 9 cantine di Trapani, la provincia piu' vitata dell'isola, 2 di Agrigento e una di Palermo, costituita due anni fa compiendo un salto di qualita', spiegato dal capoprogetto Antonio Parrinello. "La crisi del settore vitivinicolo si riassume in due parole: vino sfuso. La viticoltura siciliana si e' preoccupata soprattutto di vendere vino sfuso che ormai non e' piu' remunerativo. Coinvolgendo le istituzioni e le banche, abbiamo deciso con le cantine di andare sul mercato per vendere il vino confezionato con un unico marchio". Ha parlato dell'importanza di "far gruppo" il responsabile di Confcooperative Trapani Pino Ortolano: "La crisi economica ci impone di collaborare, di essere uniti a sostegno e al servizio delle imprese. Siamo molto soddisfatti di questo percorso".
Presente all'incontro, anche Enzo Ingraldi, presidente del Ctr e di Legacoop Trapani che ha affermato: "I nostri partener dell'Europa dell'est, le cooperative di consumo di Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria ci chiedono degli investimenti in termini di promozione e cooperazione. E in questo momento, grazie alla sensibilita' della politica e la determinazione dell'assessorato alle Risorse Agricole, con il bando di riorganizzazione delle cantine in Sicilia (che stanzia una somma di 4.679.754,33 euro per tutte e 12 le cantine, ndr) ci consente di fare un salto di qualita'". A breve la denominazione delle Ctr sara' convertita in Cantine siciliane riunite per dare un carattere piu' ampio e ambizioso al progetto. Le Ctr organizzano piu' di 7 mila viticoltori delle tre province occidentali siciliane, intercettano 16.500 ettari del vigneto Sicilia, producono e lavorano 1 milione e mezzo di quintali di uva da vino (pari al 20 per cento della produzione isolana) e sviluppano un fatturato di 50 milioni di euro.