tribunale amministrativo contro l’aggiudicazione del servizio di scuolabus ai concorrenti del gruppo Mothia Line – Cooperativa Letizia. Questi ultimi hanno avuto l’incarico lo scorso Dicembre, dopo che proprio il gruppo Csi era stato sollevato dal servizio per alcune irregolarità riscontrate nel contratto di lavoro con gli autisti e nella gestione. Era il 22 Dicembre. Marsala Schola dichiarò la Csi «decaduta, con decorrenza immediata, dall'aggiudicazione dell'appalto per inadempienze contrattuali». E in particolare per «la mancata trasmissione dei contratti di lavoro stipulati con il personale dipendente, in conformità alle previsioni del capitolato speciale d'appalto». Documentazione più volte richiesta, fu sottolineato dal presidente Katia Adamo, e mai trasmessa.
Si tratta di un appalto milionario, che fa gola a tanti, e dietro il quale ci sono state – da sempre – anomalie e vicende non in regola.
In seguito alla trattativa privata, l’incarico temporaneo è stato affidato ad un’ ATI formata da Mothia Lines e Cooperativa Letizia che, pur non essendo tra le 14 aziende invitate alla trattativa, si è presentata volontariamente risultando alla fine l’unica ammessa. Il risultato è stato dunque l’affidamento del servizio a Mothia Lines – Coop. Letizia in seguito ad un ribasso dell’1,55 % sull’importo a base d’asta di circa 980 mila euro. Oltre alla vincente ATI composta da Mothia Lines e Coop. Letizia, alla trattativa si è presentata un’altra associazione temporanea d’impresa formata da Schoolbus Service, come capogruppo, Intesa Verde e New System Service. Questa associazione però è stata esclusa, da Marsala-Schola, dalla trattazione perché le ditte si sono avvalse della “cooptazione”. Ma una sentenza del Consiglio di Stato del 2010 smentisce la decisione presa dall’istituzione diretta da Katia Adamo dichiarando possibile l’istituto della cooptazione per i pubblici appalti. Per tali motivi anche Schoolbus Service, Intesa Verde e New System Service hanno fatto ricorso al Tar nei confronti di Marsala-Schola.
La Csi non vuole uscire di scena. “Non capiamo perché certe regole valgono per noi e non per gli altri” ha tuonato l’amministratore di Csi, Claudio Allegro, intervenendo su Rmc 101 e annunciando il ricorso. La Csi contesta, in particolare, la revoca dell'appalto «adottata senza che nel bando di gara o nel capitolato speciale vi fosse alcuna specifica previsione in tal senso nel caso di non adeguamento dei contratti a condizioni non inferiori a quelle del Ccnl autoferrotranvieri». Viene, di conseguenza, contestata la trattativa privata condotta per assicurare il servizio di trasporto alla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia. La Csi chiederà anche il risarcimento del danno patrimoniale e di immagine subito.
Nel frattempo chi ci rimette sono sempre gli alunni e le famiglie. Il servizio anche adesso viene contestato da più parti. Soprattutto per il ritardo con cui è stato avviato, per le interruzioni dopo la pausa natalizia e per l'efficienza degli stessi mezzi. Le ultime proteste sono relative all'uso di alcuni mezzi che stanno sostituendo i normali scuolabus di colore giallo e che non vengono ritenuti idonei al trasporto dei ragazzi. Le richieste dei genitori sono sempre le stesse: mezzi nuovi e non ingombranti, vigilanza da parte di Marsala Schola e attenzione da parte del sindaco, oltre che da parte del Consiglio.