Le indagini, condotte dal gruppo antimafia delle fiamme gialle, hanno portato alla scoperta di un traffico internazionale di cocaina, dal Sud America alla Sicilia. Due anni fa, venne intercettato quasi casualmente un pacchetto di qualche etto di droga che era stato spedito a un centro "mail box" di Marsala. Destinatari erano due extracomunitari ospitati in una struttura di prima accoglienza. I finanzieri, guidati dal tenente colonnello Francesco Lanotte, hanno ricostruito grazie a intercettazioni e pedinamenti tutta la filiera dell'organizzazione, fino a individuare gli ideatori del traffico di droga, i corrieri e gli spacciatori che operavano in Sicilia.
Nel corso di questi mesi, i militari del comando provinciale di Palermo hanno già sequestrato 75 chili di cocaina, arrestato due latitanti e scoperto due raffinerie, ma sono sempre riusciti a tenere nascoste le indagini ai trafficanti fingendo dei controlli casuali.
E per nascondere la cocaina che dal centro America portavano in Europa avevano escogitato un sistema singolare: lo stupefacente veniva reso liquido attraverso dei procedimenti chimici; nella sostanza ottenuta venivano, poi, immersi maglioni e giacche. Una volta arrivati a destinazione gli indumenti venivano "ripuliti" e, con un procedimento chimico inverso, si riotteneva la cocaina in polvere.