"Si ribadisce con l’occasione che tale scelta non è assolutamente dovuta a un mal contento per la somma stanziata, ma alla volontà di lanciare un messaggio chiaro sul tema. Si ritiene infatti che tale complessa materia dovrebbe essere regolata attraverso la costituzione di una Consulta del Volontariato, che come nelle più avanzate realtà nazionali, si occupi effettivamente dell’indirizzo e del controllo delle diverse attività che si svolgono sul territorio, collaborando con l’amministrazione comunale nell’individuazione delle situazioni di maggiore emergenza sociale. Tutto ciò, naturalmente, senza alcun aggravio per le casse pubbliche e senza la necessità di procedere ad alcuna spartizione di fondi comunali. Siamo infatti convinti che il volontariato non debba essere un business, né che debba esaurirsi nella mera gestione di progetti"